Trasportati nel futuro

Se l’Italia riuscirà ad essere dentro alla rete europea e mondiale dei trasporti del futuro potrà avere almeno 1 punto di Pil in più. La economia mondiale e gli scambi commerciali sono il più grande motore di sviluppo del mondo ma premiano in particolare i territori che sono dentro la rete globale dei trasporti.

Con la Tav, il Corridoio Mediterraneo, il Terzo Valico e il Corridoio Adriatico il nostro Paese, i nostri porti, a partire dalla Val Susa saranno dentro la rete del futuro. I giovani e chi nasce oggi ne avranno benefici di lavoro importanti. Quando usiamo la Statale Aurelia non pensiamo che è stata costruita 2000 anni fa.

Ma sulla rete di trasporti oltre alle merci passano anche i passeggeri e quindi anche il turismo. Nei Paesi che hanno risentito meno della crisi logistica e trasporti sono stati fattore di competitività e di crescita e di lavoro.

L’Italia, anche grazie alla politica della austerità attuata dopo il 12.11.2011, non è riuscita a ridurre il gap di competitività della sua economia e della sua logistica e ha visto diminuire la sua crescita potenziale.

Occorre recuperare rapidamente il tempo perduto accelerando gli investimenti pubblici e privati nei porti, negli aeroporti e nelle reti ferroviarie. La Tav e il Terzo Valico e gli altri Corridoi europei ci metteranno ndentro la rete dei trasporti del futuro, unico modo per attrarre nuovi investimenti dall’estero.

La vicenda della Federal Express che investe 1,4 miliardi a Parigi e soli 15 milioni a Malpensa dovrebbe dirci qualche cosa. Occorre sbloccare rapidamente il Piano dei porti e della logistica di Delrio e favorire gli investimenti privati nei nostri porti e nei nostri aeroporti.

E’ necessario favorire la crescita logistica dell’Italia anche attraverso il sistema della vendita “Franco destino“, un tema che stranamente vedo dimenticato. Nel Piano della logistica occorre inserire però il capitolo legato all’e-commerce, come avevo chiesto da a Presidente della Consulta dei trasporti già nel 2012 trovando purtroppo il diniego del Mit, affinché la sua grande crescita contribuisca alla crescita della nostra logistica.

Mino Giachino, presidente Saimare Spa