Oltre il pareggio di bilancio: la nuova spinta a politiche espansive

La maggioranza ha trovato l’accordo sulla Nadef, che dovrebbe essere approvata domenica in Cdm. Tra Recovery Plan e spinta di bilancio, “il prossimo anno faremo 40 miliardi di espansione fiscale“, ha commentato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Le previsioni del governo confermano quanto era stato preannunciato: la perdita di Pil sarà meno del 10% (il 9%, ndr), ci sarà un bel balzo il prossimo anno, questo grazie anche alle politiche espansive che sono state messe in atto. L’Italia tutto sommato ha gestito abbastanza bene questa fase.

Le misure che hanno più effetto espansivo sono gli ecobonus, tutte le misure di sostegno e lotta alla povertà, che sono state importanti per non abbassare troppo il tenore di vita degli italiani nonostante la situazione difficile dal punto di vista del lavoro, soprattutto in alcuni settori come il turismo, spettacoli dal vivo e trasporti. E’ stato attivato un sistema di protezione che ha funzionato ed ha tenuto in piedi il Paese in un momento così difficile.

Il paradosso sta nel fatto che questa tragedia che abbiamo vissuto ci ha dato il coraggio a fare cose che in passato non avremmo mai pensato. Faccio un esempio: l’assegno per il figlio unico, una misura per la famiglia che non ci decidevamo di mettere in campo e, invece, lo abbiamo fatto in questi mesi. Quando stavamo bene e avevamo più risorse, la visione politica era quella del pareggio. Invece, ora, questo shock ci ha aiutato a ridefinire il progetto di sviluppo del Paese e ci ha dato del coraggio per fare qualcosa in più. Stiamo facendo molte più cose adesso che siamo in difficoltà rispetto a prima. C’è sempre un motivo: l’Europa ha trovato il coraggio di uscire dalla visione del pareggio del bilancio e di andare verso una visione molto espansiva dell’economia.

I fondi che arriveranno dal Recovery Plan sono molto importanti. Penso sia essenziale capire che le cose che impattano di più sono quelle che modificano i comportamenti delle famiglie e delle imprese, quindi i progetti che vadano a creare incentivi verso la mobilità sostenibile, la ristrutturazione edilizia e la costruzione delle infrastrutture utile per tutti, come la banda larga, e l’alta velocità verso il sud. Sono interventi fondamentali e decisivi per il nostro Paese.

Un secondo lockdown sarebbe una prova molto dura, però abbiamo dimostrato in questo periodo come affrontare queste situazioni. Abbiamo, in un certo senso, collaudato una modalità di azione che funziona: mettere in atto tutta una serie di misure di protezione, allargare un po’ i cordoni della borsa, avere un atteggiamento più espansivo da parte delle Banche centrali. Noi in realtà lo sappiamo quello che si deve fare, quindi se ci fosse un’altra emergenza, useremo le stesse misure.