“La volontà e la determinazione di ricominciare sono grandi. Al via i progetti per Amatrice e la Siria”

Dal novembre 2007 l’associazione “Chiara Per i Bambini del Mondo-onlus” porta il suo sostegno sorridente ai senza tetto della Stazione Termini di Roma. Il Presidente Luciano Biazzetti è un uomo mite solo all’apparenza, il suo temperamento è  forte. In lui si riconoscono le fibre del guerriero silenzioso che gira il mondo: sì, perché Luciano e i suoi volontari hanno viaggiato sino in Africa e in Brasile per poter aiutare gli ultimi.

Il Coronavirus, come continuare?

“A metà marzo l’ultima ‘spedizione notturna’ dell’associazione “Chiara per i Bambini del Mondo-onlus a causa della pandemia” racconta un volontario. Il virus che ha interrotto delle uscite bisettimanali, quando i volontari portano ai senza tetto generi alimentari e abbigliamento tra via Giolitti e via Marsala con una sosta a Piazza dei Cinquecento. Quei momenti avrebbero creato qualcosa in più di un semplice assembramento, un vero e proprio “assalto alla carovana“. Da qui la decisione sofferta, a salvaguardia di chi distribuisce e di chi riceve: sospendere momentaneamente le attività in attesa che l’emergenza sanitaria terminasse o divenisse più controllabile. Ma, durante il lockdown, la richiesta d’aiuto ha visto una crescita esponenziale, in particolar modo “la nostra associazione si è interessata di rispondere alla necessità di generi alimentari per tutte quelle persone che sono rimaste a casa senza lavoro. Perciò – continua Luciano – sono state avviate attività di sostegno alle famiglie del territorio che si sono trovate in difficoltà, soprattutto famiglie con bambini, attraverso donazioni di indumenti, giochi, materiale didattico utile per la situazione d’emergenza, distribuendo fra l’altro anche dei buoni card-spesa per acquisti alimentari di prima necessità”, conclude. Buoni card-spesa  che sono stati acquistati grazie alle donazioni della cittadinanza e al ricavato delle offerte per le copie del libro “C’era una volta.. Amore”, una raccolta di storie vissute, di esperienze significative, di aneddoti abbelliti da foto d’autore, delle associazioni che operano sul territorio: libro dato in dono al Santo Padre dalla città di Albano Laziale il 21 settembre 2019, in occasione della sua visita pastorale nella città. La pandemia ha segnato un confine netto tra “prima” e “dopo” anche per l’associazione Chiara per i Bambini del Mondo-onlus, ma “adesso la situazione sta tornando gradualmente verso la normalità”, si confortano i volontari. La ripresa della distribuzione durante le “spedizioni notturne” fa riaccendere la speranza: se quello del lockdown è stato un periodo complesso, la vera sfida è il futuro. “La determinazione e la volontà di riavviare i progetti sospesi, come gli incontri nelle scuole in ambito educativo e sociale è tanta. La nostra seconda fase sarà l’istallazione ‘spazio giochi’ nel nuovo plesso scolastico di Amatrice post terremoto, gli aiuti da inviare verso la Siria e tante altre idee e progetti da realizzare che offriranno opportunità a tante persone”, asserisce Luciano.

Il ritorno

“La settimana scorsa, dopo poco più di 2 mesi, utilizzando le adeguate protezioni personali, nel pieno rispetto delle precauzioni e mantenendo alta l’attenzione e il buon senso abbiamo ripreso il nostro servizio a pieno regime, anche se con qualche volontario in meno”, ricorda Biazzetti. Quel lunedì, la paura di non trovare nessuno ad attenderli, non avendo dato alcun preavviso, incombe sui volontari dell’associazione. Il camioncino di Luciano, inconfondibile, si approssima a Piazza dei Cinquecento, quando un manipolo di quelli che il presidente chiama “amici sfortunati” accolgono festanti il banchetto allestito per servirli. “Un clima sereno, sorridente e festoso. Nel pieno rispetto delle regole ma con la gioia di rivedersi” commenta Biazzetti. I senza tetto rimangono lontani, nessuno, in effetti, sembra avvicinarsi troppo. Al contrario, in molti cercano di ricordarsi a vicenda di osservare una certa distanza per la propria incolumità sanitaria. La solidarietà che si fa solidale. Chi, un giorno, decidesse di seguire Chiara per i bambini del Mondo nelle sue spedizioni notturne si ritroverebbe in un mondo parallelo fato di aiuto e non di competizione, di sorrisi franchi e non di maschere. Una carità profonda e sincera che accoglie anche “sei ragazzi per il servizio di pubblica utilità, in relazione alla giustizia riparativa che tramite le nostre attività viene proposta come messa alla prova valida per la sospensione e il recupero del provvedimento ricevuto”, sottolinea Luciano.