Il bilancio di un sindacato

La tutela della persona e la dignità del lavoro sono questioni centrali che caratterizzano da sempre la storia e l’azione sindacale della Cisl nella società italiana. Persona e lavoro sono due fattori imprescindibili nella nostra visione culturale, due valori importanti che si completano a vicenda. Cosa sarebbe, infatti, il lavoro senza la persona, la sua creatività, il suo contributo alla qualità ed al successo dell’azienda?

Il lavoro è quello che rende davvero la persona completa, le permette di esprimersi, di contribuire al bene comune, di sentirsi importante per tutta la comunità e per tutta la società. Ecco perché abbiamo scelto di dedicare il congresso nazionale della Cisl a questa esigenza: dobbiamo impegnarci tutti per dare al lavoro la giusta importanza, il giusto riconoscimento, renderlo centrale nel dibattito politico e culturale in Europa e nel nostro Paese.

Il lavoro è il vero diritto di cittadinanza. Credo che nessuna occasione, più del Congresso, ci abbia permesso in questi mesi di confrontarci, ma soprattutto a poter ascoltare le esperienze, i bisogni, le aspettative, gli obiettivi di tante persone che ogni giorno con il loro sapere, con la loro testa, con la loro azione, con il loro cuore, hanno fatto grande la Cisl e le nostre categorie. E’ a questo che servono i Congressi: a confrontarsi, a definire linee strategiche, a rendere grande la parteciazione dei lavoratori dentro la nostra organizzazione.

Alla loro passione civile autentica, vera, deve andare oggi più di ieri tutto il nostro pensiero e la nostra gratitudine. Tutte le strutture e categorie della Cisl nei tanti accordi nazionali e aziendali firmati in questi anni, hanno sempre posto il tema della dignità del lavoro, della tutela salariale, il rispetto dei diritti essenziali in un quadro di relazioni industriali innovative, di regole moderne che puntano sulla produttività, sulla partecipazione dei lavoratori e sull’estensione dei servizi sussidiari del welfare aziendale. Cosi come abbiamo detto con chiarezza che bisogna aumentare i salari abbassando le tasse, favorire gli investimenti, ma mettendo sempre al centro la tutela del lavoro che non è contrario alla modernità. Vanno rivendicati i diritti ed i valori che creano i presupposti per un lavoro sano e dignitoso per tutti.

Da qui nasce lo sforzo che il gruppo dirigente della Cisl sta facendo per innovare le relazioni sindacali e cambiare profondamente anche l’organizzazione. Era l’impegno che avevamo preso nella nostra assemblea organizzativa due anni fa: costruire un sindacato nuovo, autorevole, una “casa di vetro” trasparente nell’utilizzo delle risorse, capace di confrontarsi con tutti gli interlocutori con proposte serie, concrete. Questa è stata la storia della Cisl. Una storia che vogliamo continuare a scrivere con grande moralità, autonomia, senso di responsabilità.