I nuovi Erode

Epifania: manifestazione di Dio in forma storica, visibile e tangibile nel bimbo Gesù, che nell’adorazione dei Magi riceve simbolicamente il riconoscimento universale della Sua regalità. Il racconto evangelico presenta anche un altro personaggio, un certo Erode il Grande che teme questa regalità al punto di ritenere che l’unico modo che ha a disposizione per eliminare l’antagonista sia solo quello di ucciderlo. Tenta di sfruttare i Magi per riuscire a trovare il Bambino, e inviare quindi i suoi sicari. La storia ci è ben nota. Ma la Parola di Dio non è mai “ricordo”, semmai è piuttosto “memoria”, cioè evento sempre attuale, che trascende le nostre categorie di tempo e spazio e che si incarna in ogni epoca. Betlemme è ogni luogo della terra dove Cristo vuole nascere, Magi sono coloro che, appartenendo a culture certamente diverse, forse anche pagane, riconoscono il Salvatore (l’uomo Cristo Gesù: “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”, Atti 4,12), Erode è il potere che alimenta sé stesso e non può tollerare che via sia una Verità al di fuori di quella che lui stesso produce. Ci sono anche Maria e Giuseppe, modello della famiglia, che Dio ha voluto rivelare e presentare al mondo.

Anche oggi, 2020, possiamo dire che questa icona prende corpo e si attualizza. La vita, che si è fatta carne, proprio nella sua inequivocabile concretezza viene negata e violata. Nuovi “erode” l’aggrediscono e promuovono “stragi” di innocenti. E non solo con la tragedia dell’aborto legalizzato (più di sei milioni di vittime innocenti in Italia dal 1978 ad oggi! Una mostruosità che non trova paragoni in nessun’altra forma di tragedia umana provocata dall’uomo, guerre comprese, salvo l’Olocausto: innocenti, appunto, sacrificati all’ideologia egemone del momento), ma anche con derive culturali e, purtroppo, legislative che minano le fondamenta stesse dell’umano, dall’indottrinamento gender alle alchimie della fecondazione artificiale, con tutte le sue vergognose varianti (ultima in ordine di tempo, l’uomo transgender che dà alla luce un bimbo del partner “non binary” utilizzando un donatore di sperma femminile!) fino all’utero in affitto. Per non dire del quotidiano tentativo di legalizzare la droga: una vera bomba messa nel cuore dell’età fragilissima dell’adolescenza/giovinezza. Sicari di quel “nuovo erode” che ha almeno tre nomi: relativismo, autodeterminazione, pensiero unico tenuti insieme dal filo rosso della “cristianofobia”.

Qualche giorno fa abbiamo appreso che l’Unione Europea ha finanziato con un bel po’ di decine di migliaia di euro un progetto italiano che mira ad educare alla reciproca convivenza pacifica i lupi e l’uomo, anche al fine di bloccare il bracconaggio. Lodevole iniziativa in sé, ma che non può non suscitare stupore e costernazione quando si pensi che fondi per rimuovere le cause che spingono una donna alla scelta abortiva non ce ne sono mai! Bene, salviamo i lupi dal bracconaggio, creiamo una società più inclusiva e sensibile alle biodiversità, ma come ignorare programmaticamente con la strategia del silenzio colpevole la ricchezza di un bimbo ed una mamma salvati e ridati alla vita! Dal Dio che si fa uomo del Natale aprendo le porte della salvezza, all’uomo che si fa Dio aprendo le porte della decadenza e della perdizione. Da tutto quanto ci sta accadendo dobbiamo trarre nuova energia come i Magi che non “vendono” il Bambino tornando da Erode, ma si disperdono nel mondo annunziando che esiste un Salvatore, che hanno visto e conosciuto, perché “vivere senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità, non è vivere, ma vivacchiare” (Piergiorgio Frassati).