L’estate: tempo di “salti mortali” per le famiglie

Tra le specialità olimpiche più praticate dalle famiglie, quella dei salti mortali rientra sicuramente tra le preparazioni atletiche in cui la famiglia italiana si esercita quasi giornalmente ed è un’attività che pare intensificarsi nell’imminenza della stagione estiva. In previsione della lunga pausa scolastica, coincidente con la chiusura delle scuole, esse si ritrovano a dover organizzare e soprattutto calendarizzare per tempo e in modo minuzioso e dettagliato, le giornate estive dei propri figli e scovare tra le attività più disparate che vengono ormai proposte, quelle che maggiormente si adattano a gusti ed esigenze dei figlioli.

Ci ritroviamo così, ancora una volta, a parlare di conciliazione, di gestione di tempi di vita e di lavoro, dove ci sarebbe bisogno di maggior flessibilità per aiutare i genitori ad affrontare dei mesi in cui la giornata dei figli è meno strutturata e cadenzata rispetto al periodo scolastico. Per qualche famiglia, insomma, l’estate è davvero un incubo e solo in pochi casi le aziende hanno sviluppato una offerta estiva rivolta ai figli dei dipendenti.

Comuni e parrocchie, scuole paritarie o associazioni sportive, colonie marine, scuole di lingue all’estero, fattorie sociali vengono in aiuto e certamente giocano un ruolo importante tra i servizi estivi e allo stesso tempo rappresentano una offerta sicuramente affidabile e spesso ben collaudata, data la continuità di domanda da parte delle famiglie. Si tratta di proposte educative, sportive e formative variegate, ma tutte generalmente accattivanti, ben strutturate e soprattutto diversificate a seconda delle varie fasce di età.

Ovviamente l’elemento del costo di queste diverse iniziative non è indifferente e non tutte le famiglie, specie se numerose, possono permettersi di affrontare in questo modo tutto il periodo delle vacanze scolastiche.

Tuttavia non sempre queste opportunità riescono a soddisfare completamente le esigenze delle famiglie in quanto il periodo estivo è piuttosto lungo e le singole proposte, se escludiamo ad esempio le colonie o iniziative similari, non vanno oltre la mezza giornata di impegno, pertanto resta ancora da risolvere ad esempio come gestire il pranzo dei ragazzi e le restanti ore della giornata, che per i genitori resta lavorativa.

Ancora una volta mamme e papà si troveranno costretti a ricorrere all’aiuto dei nonni e in talune situazioni sono soprattutto quelli lontani a giocare un ruolo importantissimo nella gestione dei nipoti, potendo in questo caso offrire e garantire non solo l’affetto che nasce dalla lunga attesa, avendo poche occasioni per incontrarsi, quanto una sistemazione economica agevole e di lungo periodo, magari al mare aspettando che anche i genitori possano finalmente tirare il fiato e godere loro stessi qualche settimana di meritato riposo.

Stefania Ridolfi, Forum delle Associazioni Familiari