Chi sono i “cosiddetti sani”

Italia

Un lettore preoccupato ci scrive: “Gentile dottoressa, mia moglie è impazzita! Ha ormai 50 anni e per mantenersi in forma si sta sottoponendo ad un’attività sportiva frenetica (di molto superiore a quella consigliata dal medico curante). Inoltre è ossessionata dal cibo che deve essere selezionato e cucinato secondo precisi rituali salutistici. Nonostante ciò è convinta di essere malata e si sottopone a continue visite mediche e test diagnostici. La mia vita è diventata un inferno!” Carissimo lettore purtroppo sua moglie è malata di “salutismo”. Cosa significa? Significa che è diventata vittima dell’imperativo sociale e morale alla salute che ci obbliga ad essere belli, giovani, magri, sani, tanto che il rischio di
discriminare l’altro per razza, età e peso diventa concreto.

Si è creato il connubio tra salute e bellezza: se si è in salute, si è anche belli e si è ammessi nel circolo esclusivo che detiene il potere. Il corpo è stato sacralizzato, per cui se da un lato è morto il senso di colpa per comportamenti che non rispettano l’altro e compromettono le relazioni sentimentali, dall’altro permane e anzi si acuisce il senso di colpa per una deroga alla dieta o per non aver percorso la distanza in chilometri prevista per quel giorno.

Sono diventati frequenti i casi di patofobici, spaventati anche soltanto dalla possibilità di ammalarsi, e di ipocondriaci, che non si limitano ad avere paura, ma riferiscono di accusare dei sintomi, un dolore ad organi che, valutati clinicamente, appaiono del tutto sani.
Una causa di ciò è da ricercarsi nell’enorme progresso in campo medico che come effetto negativo ha avuto lo spostarsi dell’attenzione di ciascuno di noi su un numero enorme di possibili patologie, inducendoci ad una serie a volte esagerata di controlli ed accertamenti, un vero e proprio imperativo a dedicarsi alla salute del corpo, che può sconfinare nell’ossessione o degenerare al punto di indurre malattie legate alla paura di ammalarsi.

Un esempio per tutti è la gravidanza, dove gli esami consigliati per escludere una possibile patologia, sia della madre che del feto, sono ormai più di un centinaio. Siamo tutti malati accertati, malati non diagnosticati, malati ipotetici. L’ossessione per le diete, i cibi biologici, il fitness, le app per monitorare i parametri di salute hanno portato i devoti del salutismo estremo a demonizzare alcuni nutrienti, scegliendo diete “senza”, dai grassi alle carni rosse, dai prodotti che non siano biologici ai carboidrati, dal glutine al lattosio e a dedicarsi ad attività fisica ossessiva.

Scivolare nel patologico non è difficile quando tutti i pensieri ruotano attorno a ciò che può fare bene o male. In campo alimentare il salutismo fanatico diventa ortoressia, cioè selezione, ricerca e preparazione del cibo secondo precisi canoni ritenuti salutari. Gli ortoressici si sentono superiori agli altri per le loro scelte “illuminate” e pensano che le loro abitudini alimentari siano d’aiuto al pianeta. La ricerca e la preparazione dei cibi diventa ossessiva e richiede molto tempo con serie conseguenze psico-fisiche. Si parla di vigoressia quando si è ossessionati dal controllo della forma fisica e del tono muscolare.

Tratto da “Sempre”