Calcio d’inizio con l’incognita del Covid

Si ricomincia, tra qualche ragionevole dubbio e altrettante speranze. I dubbi sono legati ad una situazione anomala provocata dalla pandemia Covid, con una stagione chiusa poco più di un mese fa, ed un’altra che si appresta a mettersi in moto ad andamento lento. Per molte, vista l’incognita di rose incomplete che sarà certa solo il 5 ottobre, giorno della chiusura del mercato.

Si riparte tra molti punti interrogativi, primo fra tutti la presenza dei tifosi allo stadio. Per ora il Cts ha chiuso ogni possibilità, lasciando aperto solo lo spiraglio che permetterà a soli mille spettatori di assistere ad un avvenimento sportivo all’aperto. Può andare bene al Foro per il tennis, non certo per il calcio ad alto livello.

Se ne riparlerà compiutamente dopo la prima settimana di ottobre quando saranno valutati i nuovi contagi in relazione anche all’apertura delle scuole. Come più volte ribadito, il 24 prossimo, a Budapest, per la Supercoppa Europea, Bayern e Siviglia giocheranno a porte parzialemente aperte (previsti 18mila spettatori). Un segnale di ripartenza cui strizza l’occhio anche il nostro calcio.

In Germania invece la Bundesliga riparte con il 20% della capienza destinata ai tifosi anche se Bayern-Schalke, gara d’esordio, sarà a porte chiuse per volontà della città di Monaco che ha vietato l’accesso ai tifosi (ne erano previsti circa 19mila) sempre per il timore di nuovi contagi, visto che la curva il Baviera è salita notevolmente negli ultimi giorni. In Francia invece si gioca a porte parzialemente aperte, mentre in Spagna si attendono novità da parte del Governo centrale. Tema profondo perché un’altra stagione senza tifosi sarebbe una ulteriore mazzata peri club. Spadafora, ministro dello Sport, ha però fatto intendere che la volontà è quella di riaprire a piccole dosi, partendo da un possibile 25-30% di accessi. Volendo portarsi avanti con il lavoro, si spera ad uno stadio parzialmente riaperto alla quarta giornata di campionato quando, tra l’altro, si gioca il derby di Milano, mentre è confermato che Italia-Olanda del 14 sarà giocata a porte chiuse.

Ma da domani è di nuovo campionato. Interessi altissimi, ma altrettanto sono le incertezze. E’ caccia aperta alla Juve campione d’Italia che insegue la stella del decimo titolo consecutivo. In panca c’è un vecchio campione come Andrea Pirlo che ha idee e qualità per una Vecchia Signora che si è rifatta il trucco e punta diritta verso la Champions dei desideri. La rivale più pericolosa non può che essere l’Inter di Antonio Conte che sta cambiando molto, e in meglio, il suo volto, con l’innesto di calciatori esperti e tutti votati al 3-5-2 del salentino. Sulla carta, Juve e Inter sembrano lontane da tutto il plotone che segue. La Lazio, buoni innesti in una intelaiatura collaudata, punta alla conferma, così come l’Atalanta che ha però perso interpreti importanti ma che confida sempre nel suo asso nella manica, ovvero Gasperini. Voglia di stupire per il Milan di Pioli, che ha rafforzato di molto l’organico (su tutti Tonali e Brahim Diaz oltre al riscatto di Rebic) e che punta ad altri colpi prima del 5 ottobre.

Il Napoli ha preso un talento puro come Osihmen, ma ha perso Callejon e Milik e Koulibaly ancora forte sul mercato, e stavolta non vuole fallire l’assalto alla Champions. Desiderio anche della nuova Roma di Friedkin, costretta a rimettere in sesto il bilancio e allestire una squadra competitiva. Kumbulla è un rinforzo importante ma ancor di più lo sarà il ritorno di Smalling. Fonseca perde Dzeko ma trova in Milik l’uomo al quale affidare le chiavi del rilancio. Peccato solo il crack Zaniolo, che costringerà il lusitano a fare a meno del talento del giovane massese. Promette bene la Fiorentina ma con Chiesa ancora sul mercato. Il resto, è tutto da scoprire, come questo campionato che alza il velo domani.

Ad aprire le danze Fiorentina e Torino alle 18 poi, alle 20.45, la Roma attesa subito alla trasferta del bentegodi contro il mai facile Verona. Domenica tocca al Napoli all’ora di pranzo resistere agli attacchi del Parma al Tardini, poi Genoa-Crotone e Sassuolo-Cagliari, per chiudere con l’esordio allo Stadium dei campioni d’Italia contro la Samp. Lunedì ultimo atto con Milan-Bologna, mica facile. Rossoneri gasati dalla vittoria nel preliminare di Europa League e Bologna voglioso di ripetere e migliorare la stagione appena conclusa. parola di Sinisa Mihajlovic. Rinviate invece Benevento-Inter, Udinese-Spezia e Lazio-Atalanta alle quali la Lega ha concesso una settimana supplementare di riposo dopo le fatiche europee e del playoff promozione per i liguri. Recupero fissato il 30 settembre. La palla è già al centro, arbitri pronti al fischio d’inizio. Buon calcio.