Autonomia e diversificazione dell’approvvigionamento energetico: un fattore positivo

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In relazione alle questioni energetiche forse, è il caso di dirlo, si comincia a intravedere qualche luce in fondo al tunnel. In particolare, dopo le ultime posizioni molto determinate assunte dall’Europa in relazione al prezzo del gas, lo stesso sta scendendo notevolmente nelle ultime settimane. Se gli eventi dovessero mantenersi così, si potrebbe prospettare un taglio importante delle bollette. Però, fino a quando non vedrò i dati dell’autorità per l’energia, non mi precipito a fare delle previsioni. Nonostante ciò, tutti gli elementi, indicano una riduzione degli aumenti sulle bollette che, è bene ricordare, sono stati clamorosi e non a un decremento del loro costo rispetto a com’erano in precedenza. Pertanto, ci si può aspettare un periodo di quietamento o calmieramento delle bollette, qualcuno azzarda ad una diminuzione del 30 – 40% ma, non bisogna dimenticare che, le spese per l’energia, sono aumentate del 90 – 100%. In altre parole, bene per questi primi segnali, ma c’è ancora molta strada da fare. Verificheremo se ciò si concretizzerà, attraverso le decisioni che prenderà l’Arera nel giro di qualche giorno.

In riguardo al futuro a medio termine, ci si sta muovendo sul versante dell’autonomia e della diversificazione per l’approvvigionamento energetico e ciò costituisce un fattore positivo. Speriamo che tutto questo vada in porto, a tal proposito, gli accordi fatti prima da Draghi e ora da Meloni, stanno cercando di fare, al più presto e bene, una diversificazione energetica in Nord Africa. Se questo si realizzerà, sarà possibile non avere più quelle drammatiche giornate in cui si ipotizzava un blocco delle forniture. A tal proposito, il lavoro che sta facendo l’esecutivo, rappresenta una strada percorribile e positiva.