Agricoltura sociale e pedagogia rurale per la tutela del Creato

agricoltura
Foto di Gabriel Jimenez su Unsplash

L’agricoltura sociale indica un insieme di attività che, grazie all’utilizzo delle risorse dell’agricoltura, realizza azioni di rilevanza sociale, sanitaria e educativa nei confronti di persone con diverse fragilità e a rischio di esclusione sociale. L’agricoltura e la figura dell’agricoltore quale custode del territorio e delle tradizioni, attraverso la valorizzazione della funzione sociale tipica di questo settore, è in grado di incentivare lo sviluppo sociale ed economico di quelle che si definiscono aree interne e rurali le quali, ad oggi, considerati i cambiamenti climatici in atto, soffrono maggiormente i fenomeni legati alla siccità.

Su questo versante l’impegno di Acli Terra è massimo, recentemente abbiamo dato vita ad un convegno dal titolo “La nuova PAC 2023-2027. Nuove opportunità della Politica agricola comunitaria per le Imprese agricole del Mezzogiorno d’Italia e delle Aree Interne”, organizzato da Acli Terra Benevento e della Campania con Acli Terra nazionale presso Apice, in provincia di Benevento, in cui abbiamo sottolineato la necessità di sostenere l’agricoltura di qualità e l’occupabilità nel settore agricolo delle aree interne delle persone con minori opportunità.

Il nostro obiettivo è improntato alla tutela del Creato e di quella che Papa Francesco ha definito la nostra Casa Comune, insieme ad una valorizzazione dei talenti in ogni territorio. Intendiamo poi sviluppare una strategia efficace di sviluppo delle aree interne, che consideriamo non come conservazione di testimonianza, ma sviluppo di modelli di vitalità, attraverso l’utilizzo della pedagogia rurale come strumento di convincimento italiano ed europeo per una crescita della comunità armonica ed equilibrata, partendo dall’esperienza delle donne e degli uomini impegnati nell’agricoltura in tutti i territori del Paese, fonte di grandi eccellenze agroalimentari conosciute in tutto il mondo.