Fatti per l'eternità

La recente Solennità dell’Epifania – con la quale tutte “le feste vanno via” – ci ha forse lasciato in bocca un gusto un po' amaro. Infatti, si sono spente le luci di Natale e abbiamo dovuto riporre in vecchi scatoloni gli addobbi dell’albero e del presepe. I regali che abbiamo ricevuto, ci appariranno molto presto già vecchi, come vuole la logica del compra-consuma-getta. Infine, giornali di tutti i tipi fanno a gara nel consigliarci la dieta più adatta a scontare le abbuffate di queste vacanze.

Lo stesso Vangelo odierno, sembra strapparci al clima gioioso della festa e alla contemplazione del Redentore bambino, mostrandoci un Gesù già adulto, che riceve il Battesimo nelle acque del Giordano, nel clima austero del movimento religioso che ebbe come capo carismatico Giovanni il Battista. Il Battesimo di Gesù ci invita a fare memoria del nostro Battesimo, a prendere consapevolezza del germe della vita eterna seminato in noi. Il Battesimo è il nostro “Sì” al Padre: “Sì, Padre, fa in me ciò che hai fatto in Gesù di Nazareth, 'l'amato'”.

Se tu comprendi che sei al centro, e non spettatore dell’azione di Dio nella storia, allora le luci del Natale si riaccendono nel tempo ordinario, perché…
Sei tu Natale!
Sei tu la capanna, che accoglie con docilità il mistero di Dio;
sei tu Maria e Giuseppe, disponibile a ciò che il Padre vuole compiere nel mondo;
sei tu il bue e l’asino, che riscalda coloro che incontrano freddo e gelo in questa esistenza;
sei tu i pastori, che servi il Signore con umiltà e semplicità;
sei tu la pecorella, che contempla il Mistero mentre il resto del mondo dorme;
sei tu la stella cometa, che guida coloro che hanno smarrito la strada;
sei tu i Magi, che cerchi Dio con tutto te stesso;

Sei tu il figlio di Dio oggi, battezzato nello Spirito Santo, colui nel quale il Padre vuole compiacersi.

Buona Festa!