Una brava Ministra e donna del sud

Un vecchio adagio dice: ‘nessuno è un fallito finché non da a qualcun altro la colpa dei suoi guai’. Non capisco dunque del perché noi dovremmo prendercela con gli altri, addirittura con le persone più deboli e sventurate. Questo ho pensato delle dichiarazioni di Matteo Salvini che se l’è presa con la Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, per il solo fatto che l’ex sindacalista, ora Ministro, si sia visibilmente commossa comunicando che la sua battaglia umanitaria, civile ed economica per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati impegnati nei campi, è stata finalmente vinta. Il suo comportamento è stato stigmatizzato per la supposta incuria degli italiani occupandosi di lavoratori immigrati.

Con la regolarizzazione di queste persone a lavoro ma invisibili agli occhi dei più, si da un colpo deciso a favore di tanta povera gente che peraltro svolge un lavoro ingrato e pesante che gli italiani ormai in larghissima parte non intendono fare. Costoro molto spesso non solo devono sottostare a retribuzione al di sotto di ogni livello di dignità ma devono subire l’umiliazione di essere considerati indesiderati, quando non di essere considerati meno di niente e additati come reietti. Non fa bene allo spirito di umanità ed alla coesione sociale questo continuo ricorso alla argomentazione che gli italiani sarebbero danneggiati da persone che vengono in Italia a lavorare. Stimavo da tempo Teresa Bellanova, ora l’ammiro anche per la sua combattività nel continuare anche da Ministro la sua battaglia per la civiltà del lavoro, e di farlo con la umanità  e lo slancio migliore delle donne del sud.