L'unica via per una nuova Europa

Giorni fa, la Lega aveva voluto convocare una conferenza stampa in gran pompa, per precisare con chiarezza definitiva che la propria opinione sulla necessità di sostenere l'Unione Europea è assolutamente scontata. Il posizionamento pro Europa si era in particolar modo reso necessario dopo l’acclarato isolamento in cui si trova, e dopo aver perseguito tenacemente la linea di un aggregato politico europeo sovranista oltremodo fallito per mancanza di aderenti, con un unico sodalizio rimasto in piedi: il Rassemblement National di Marine Le Pen e la Lega di Matteo Salvini. Si era reso urgente anche per effetto del posizionamento degli alleati del Centro Destra: Fratelli d’Italia e Forza Italia; ambedue filo-Unionisti.

La questione del rapporto ritrovato con la Unione Europea sembrava recuperata, ma ecco un nuovo fulmine scagliato da Salvini che, nella sostanza, dice che o l’Europa cambia oppure non ha senso di esistere. Poi, rifacendosi a quello che gli avrebbe detto un pescatore di Bagnara Calabra, ha dato il colpo che secondo molti, ha rimesso in qualche modo in discussione la conferenza stampa così minuziosamente messa in piedi giorni prima: “Facciamo come hanno fatto gli inglesi”, ha detto parafrasando il pescatore calabrese. Credo che nulla succeda per caso. Peraltro non bisogna sottovalutare come, in questo ultimo biennio di crescita elettorale, Salvini si sia fatto interprete della opinione di diversi suoi nuovi elettori ‘euroscettici’, e che in queste ore sono probabilmente rimasti delusi dalle precisazioni fatte così solennemente. A nessuno può sfuggire il punto vero della questione di fondo. Affermare che l’Europa debba fortemente cambiare, senza però indicare l’unica soluzione: quella di affidare ad un governo eletto dal popolo europeo compiti che finora hanno svolto i singoli stati, significa fare due parti in commedia. In pratica, si dice che le cose vanno male ma non si fa nulla per rimuovere le cause che la determinano. Penso che sarebbe interessante se si dovesse formare non solo uno schieramento solido e combattivo per dire basta a questa Europa di tecnocrati e banchieri, ma anche per sostituirli con un Governo votato dal popolo europeo. Penso che soprattutto chi si dichiara sovranista (che dovrebbe significare che si vuole ripristinare il potere popolare contro i poteri forti internazionali), dovrebbe sapere che i poteri forti della finanza, Russia, Stati Uniti e Cina, finché l’Europa conta quanto il due di coppe quando la briscola è a bastoni, loro continueranno a far festa, facendo pagare a noi il loro conto.