Basta contrapposizioni: fa male all’Italia

Giorni fa, in occasione della festa della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica, ha voluto recarsi a Codogno in provincia di Lodi, per omaggiare la Città, tra le primissime colpite dal Covid 19, per la scomparsa di molti malati, la sofferenza dei guariti, la grande dedizione di paramedici e medici, la esemplarità del comportamento dei cittadini.

In quella occasione, il Presidente, ha sottolineato con grande convinzione, che nella sofferenza per malattia e per le vicissitudini conseguenti riguardo la perdita di lavoro e bilanci familiari assottigliati sensibilmente, le forze politiche, dovrebbero dare prova di attaccamento al popolo che soffre, cooperando e promuovendo concordia. Certamente, Mattarella, ha voluto stigmatizzare i litigi continui e i colpi bassi che si registrano ogni giorno tra maggioranza ed oppositori. Tant’è che ad ogni piè sospinto si chiedono le dimissioni di ministri.

I presidenti delle regioni, dal loro canto, in alcuni casi si trasformano in cassa di risonanza dei litigi nazionali, comportandosi più da attivisti politici che da rappresentanti di regione. È accaduto in qualche caso che anche medici e specialisti e scienziati della sanità, più che rispettare il giuramento di Ippocrate, hanno dato l’impressione di aver giurato fedeltà al proprio partito di riferimento. Infatti abbiamo assistito in molti casi a sospetti pronunciamenti ‘scientifici’ sulla pandemia,  funzionali a strategie smaccatamente politiche, creando sconcerto, confusione, preoccupazione.  Spesso si parla di vecchia politica in modo astratto; ed invece credo che questo modo di interpretare la funzione politica sia il peggio della vecchia politica.

Molti fanno confusione sulle regole delle democrazie liberali; infatti si muovono come partiti anti sistema che in passato abbiamo conosciuto, come il partito fascista è quello comunista. Per questi movimenti, pur di abbattere il sistema e piegarlo alla loro dittatura, non si facevano scrupolo di nulla. Alla base del loro pensiero, era forte la convinzione che la più infame delle azioni, valeva l’obiettivo alto della affermazione del loro causa. Ma la democrazia liberale ha una logica totalmente diversa: il gioco maggioranza opposizione si svolge esclusivamente per rendere più trasparente e più di qualità le proposte di merito su ogni singolo argomento da affrontare nell’interesse generale del paese che si serve.

Volete un esempio? Mentre in Italia in grave emergenza si litiga su tutto, negli USA, nonostante si è sotto campagna elettorale per le presidenziali, maggioranza ed opposizione hanno varato insieme un piano economico e sociale insieme, pur di servire meglio la loro Nazione.