Uno studio dell’Università Politecnica della Catalogna avverte che, se la tendenza attuale al riscaldamento e alla diminuzione delle precipitazioni continuerà, la Spagna potrebbe passare da un clima mediterraneo a uno steppico entro il 2050. La temperatura media potrebbe aumentare fino a 18°C, con una riduzione delle piogge tra il 14% e il 20%. Questo cambiamento renderebbe la siccità strutturale e trasformerebbe il 40% del territorio spagnolo in desertico.
La Spagna rischia di diventare un deserto entro il 2050
Se continuerà la tendenza al riscaldamento degli ultimi anni, con scarse precipitazioni e un incremento della temperatura media annua dai 15,8 gradi centigradi attuali ai 18 gradi centigradi, la Spagna passerà dall’avere un clima mediterraneo a uno arido e secco, proprio delle steppe, nel 2050. E’ una delle conclusioni di uno studio realizzato da un’equipe del Centro di Politica del suolo e valutazioni dell’Università Politecnica della Catalogna (Upc), presentato al congresso annuale dell’European Meteorological Society (Ems), che riunisce da lunedì a oggi oltre 900 meteorologi a Barcellona. “La situazione è molto grave, poiché in Spagna si produrrà un cambio di situazione climatica e passerà dal clima mediterranei a quello steppico nella penisola e alle isole Baleari”, dove la siccità “da sporadica diventerà strutturale”, ha segnalato il professore Josep Roca Cladera, dell’equipe della Upc, citato dall’agenzia Efe.
In cosa consiste il clima stepppico
Il clima steppico si caratterizza per una evapotraspirazione superiore alla quantità di precipitazioni che, nel complesso, risultano molto scarse. “In proiezioni precedenti era stato rilevato un cambio di tendenza verso un clima più secco, ma la novità dello studio è che si prevede un cambio radicale”, segnala l’esperto della Upc. Lo studio dei ricercatori analizza l’evoluzione delle temperature e precipitazioni in tutta la Spagna dal 1973 al 2022 e fa previsioni del clima della penisola e delle isole Baleari fino al 2050, sulla base delle informazioni fornite dall’Agenzia statale di Meteorologia spagnola (Amet) e del servizio climatico Copernicus.
Le cause
La conclusione è che “il cambiamento climatico sta provocando una chiara tendenza alla riduzione delle precipitazioni”, già registrata fra il 1973 e il 2022 e che, se continuerà, comporterà nel 2050 una diminuzione delle piogge fra il 14% e il 20% nella penisola iberica e alle Baleari. Parametri che, secondo gli studiosi, comporteranno “un cambio del clima molto profondo”, che non solo passerà da mediterraneo a steppico, ma il 40% del territorio spagnolo diventerà addirittura desertico.
Fonte: Ansa