Oggi ricorre il sesto anniversario dell’attentato al Bataclan: musulmani in preghiera per le vittime

Lo scorso 8 settembre è iniziato a Parigi il maxi processo per gli attentati del 13 novembre 2015 che causarono 130 morti, più i sette terroristi, e oltre 350 feriti tra lo Stade de France, i locali del centro di Parigi e il Bataclan

Bataclan

Oggi ricorre il sesto anniversario dell’attentato del 13 novembre 2015 nella sala concerti del Bataclan dove morirono 90 persone. Per onorarne la memoria e per dire “No” al terrorismo fondamentalista, la moschea di Parigi ha commemorato, durante la preghiera del venerdì, le vittime della strage.

La preghiera musulmana

Leader musulmani e membri dell’associazione delle vittime del Bataclan hanno deposto una corona nella sede nell’11° arrondissement. L’anniversario arriva nel mezzo di un seguitissimo processo sugli attacchi terroristici di Parigi. Alcuni jihadisti si fecero esplodere mentre altri aprirono il fuoco in alcuni locali della capitale francese prima di massacrare gli spettatori di un concerto al Bataclan, uccidendo un totale di 130 persone. Oggi in tutta la capitale francese ci saranno le commemorazioni ufficiali.

Al via il maxi processo

Lo scorso 8 settembre è iniziato a Parigi il maxi processo per gli attentati del 13 novembre 2015 che causarono 130 morti, più i sette terroristi, e oltre 350 feriti tra lo Stade de France, i locali del centro di Parigi e il Bataclan.

Il procedimento dovrebbe durare nove mesi, una durata senza precedenti per la Francia, evidenzia SkyTg24. Almeno 1.800 le parti civili. Circa 550 persone prenderanno posto in una sala specialmente adibita nello storico Palazzo di Giustizia sull’Ile-de-la Cité, nel cuore della capitale. In totale, sono una ventina gli imputati coinvolti, in diversa misura, nella preparazione degli attentati jihadisti.

Tra i principali imputati Salah Abdeslam, il trentunenne franco-marocchino unico terrorista superstite del 13/11, trasferito questa mattina in condizioni di massima sicurezza dal carcere di Fleur-Mérogis. Proprio Abdeslam ha dichiarato che “gli imputati sono trattati come dei cani”.

Holland a processo

Lo scorso 10 novembre è stato ascoltato Francois Hollande. Lui era il capo dello Stato nei terribili giorni degli attentati. Hollande è entrato in sala come testimone. “Non avevamo l’informazione che sarebbe stata decisiva per impedire gli attentati”, ha detto l’ex capo dell’Eliseo davanti ai giudici.