Glocal News

Safer internet day, AGIA: “Una Rete sicura permette di tutelare i ragazzi”

“Una Rete sicura permette di tutelare i ragazzi e di esercitare diritti preziosi sfruttando appieno le possibilità offerte dal web”. Così Carla Garlatti, Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza (AGIA) in occasione del Safer Internet Day, evento organizzato a livello internazionale con il supporto della Commissione Europea che si celebra ogni 7 febbraio.

Si tratta di una ricorrenza annuale istituita nel 2004 al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in particolare tra i bambini e i giovani di tutto il mondo.

Safer internet day, l’Autorità garante: “Attenzione ai rischi, ma proibire non è realistico”

“Quando si parla di internet e minorenni pensare di vietare non è realistico”. È quanto afferma Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA) per il “Safer Internet Day”, evento che si tiene oggi, 7 febbraio, alle Officine Farneto di Roma con il titolo Together for a better internet, organizzato dal consorzio Generazioni connesse.

“Occorre garantire una navigazione sicura e assicurare i diritti dei minorenni connessi all’uso della rete. Faccio riferimento al diritto all’espressione, alla libertà di opinione e quella di ricercare, ricevere e divulgare informazioni e idee indipendentemente dalle frontiere. A questo va aggiunto quello di accedere a informazioni e a materiali provenienti da varie fonti, specie quelli che promuovono il benessere sociale, spirituale e morale, oltre che la salute fisica e mentale”.

“In questo senso rendere sicuro internet significa assicurare ai ragazzi una risorsa preziosa. A livello normativo occorre ad esempio introdurre una sorta Spid per minori per la verifica dell’età di accesso alle app e ai social ed  è necessario arginare, anche attraverso la co-regolazione con i provider, la sovraesposizione online dei minorenni”.

“Ci sono poi pericoli non troppo avvertiti: i furti di identità, l’appropriazione delle immagini dei bambini per la produzione di contenuti pedopornografici e la profilazione, che ingabbia i minorenni in un mondo chiuso di interessi, idee e notizie. A ciò vanno aggiunte iniziative di educazione e sensibilizzazione, anche e soprattutto per gli adulti, che in alcune occasioni favoriscono – con le loro condivisioni in rete – la formazione di una cultura della sovraesposizione. Adulti che a volte si rendono protagonisti di comportamenti contradditori, come quello di proibire il cellulare a tavola o in classe mentre contemporaneamente loro stessi ne fanno uso nei medesimi contesti”.

“L’ambiente digitale è pieno di opportunità ma anche di rischi”, spiega la Garante a Interris.it. E’ necessario aiutare i giovanissimi a muoversi in sicurezza”. “Lo scorso anno abbiamo partecipato a un tavolo del Ministero della Giustizia da cui sono emerse diverse proposte, come quella dell’accertamento dell’età sulla falsariga dell’identità digitale, lo Spid”.

“Nello specifico, abbiamo affrontato i problemi relativi alla presenza dei bambini lasciati da soli sui social; dei genitori che ne condividono in rete le foto; dei baby influencer da tutelare nei loro diritti di minorenni; e del diritto all’oblio dei più piccoli le cui immagini girano in rete anche a distanza di anni”.

“E’ comunque fondamentale lavorare sulla prevenzione, perché è difficile riparare il danno psicologico che subisce un ragazzino che cade in una trappola della rete o che viene bullizzato, anche in forma anonima. In questo, l’Agia è attiva con un progetto sull’educazione digitale al quale hanno risposte oltre 500 scuole italiane”.

“Ma l’educazione digitale deve partire dai genitori o dagli adulti di riferimento, perché sono proprio loro i primi che devono capire e conoscere i pericoli a cui involontariamente potrebbero esporre i propri figli minori esponendo, ad esempio, le loro foto in rete. Non a caso, una delle proposte dell’Autorità Garante è quella di estendere al fenomeno dello sharenting [la condivisione online da parte di genitori e altri congiunti di foto di minorenni, ndr] la norma già contenuta nella legge sul cyberbullismo che consente al minore di ottenere la rimozione di immagini“.

Milena Castigli

Recent Posts

Ponti di Primavera: in 17 milioni viaggeranno in treno

Saranno oltre 17 milioni le persone che sceglieranno il treno per viaggiare durante i ponti…

23 Aprile 2024

Ok dell’Eurocamera al Patto di stabilità: le nuove norme

L'Eurocamera dà l'ok definitivo al nuovo Patto di stabilità. La direttiva è stata approvata con…

23 Aprile 2024

Onu: “Scoperte fosse comuni negli ospedali di Gaza”

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 200. I morti in…

23 Aprile 2024

Oradei: “L’inverno al monte Catria non è solo sci”

"La stagione invernale del monte Catria è stata particolare. A causa della carenza di neve,…

23 Aprile 2024

Bartolomeo da Macron benedice le Olimpiadi di Parigi

Il patriarca ecumenico Bartolomeo, in visita in questi giorni nella capitale francese, ha incontrato all'Eliseo…

23 Aprile 2024

Gli auguri di Mattarella al Papa per l’onomastico

"I Suoi appelli alla salvaguardia degli imprescindibili vincoli di fratellanza costituiscono per credenti e non…

23 Aprile 2024