Perù, proseguono le proteste: scontri anche a Lima

La presidente del Perù ha emesso un messaggio video dove ha avvertito che "gli atti di violenza non rimarranno impuni"

La presidente del Perù Dina Boluarte (Foto: @presidenciaperu)

Sono oltre 50 i morti in Perù da inizio proteste, scaturite dopo la destituzione, da parte del Congresso, dell’ormai ex Presidente Pedro Castillo per tentato “colpo di Stato”. Al suo posto, il Congresso ha nominato Presidente del Perù una donna, la prima nella storia del Paese latino americano: Dina Ercilia Boluarte Zegarra, già vice presidente durante il breve periodo del mandato di Castillo.

La destituzione di Castillo – ex sindacalista e maestro elementare nato a Cajamarca, una delle regioni più povere del Perù nonostante la presenza dei giacimenti aurei più grandi del Sud America – ha provocato manifestazioni di piazza in tutto il Paese e scontri violenti con la Polizia.

Perù: un morto e 38 feriti nelle proteste di giovedì

Si è conclusa con un saldo di un morto e 38 feriti la giornata di scioperi e proteste che si sono tenute giovedì in tutto il Perù contro il governo della presidente Dina Boluarte. Questo il bilancio stilato dal ministro dell’Interno, Vicente Romero, che ha rivolto un appello ai manifestanti ad “abbandonare la violenza”. La persona deceduta, ha riferito Romero in una conferenza stampa tenuta al termine della giornata, è un manifestante che partecipava degli scontri con le forze dell’ordine avvenuti attorno all’aeroporto internazionale della città di Arequipa, nel sud del Paese.

Lo scalo di Arequipa già a mezzogiorno di giovedì (ora locale) aveva la sospensione dei voli così come gli altri due principali aeroporti del sud del Perù, quelli di Cuzco e Puno, pure teatro di violenti scontri. Per la prima volta dall’inizio delle proteste dopo la destituzione dell’ex presidente Castillo, violenti scontri tra manifestanti e polizia si sono registrati ieri anche a Lima.

La scintilla che ha scatenato la battaglia campale durata diverse ore nel centro della capitale, è scoppiata quando un corteo di un centinaio di persone ha cercato di forzare un cordone di polizia che impediva l’accesso alla piazza del Congresso.

Mentre ancora infuriavano le proteste di piazza in tutto il Paese e le televisioni trasmettevano le immagini di un edificio in fiamme vicino al palazzo di Governo, la presidente Boluarte ha emesso un messaggio video dove ha avvertito che “gli atti di violenza non rimarranno impuni”.

Fonte: Ansa