Open Arms localizza gommone in pericolo. Tajani: “Aiuti alla Tunisia per ridurre i flussi”

Si avviano a superare quota 40mila i migranti sbarcati in Italia nel 2023, quattro volte più dello stesso periodo del 2022

Foto di Cash Macanaya su Unsplash

L’imbarcazione Astral di Open Arms, salpata ieri da Lampedusa, ha individuato in serata un gommone in difficoltà con 38 persone a bordo. Lo rende noto il fondatore dell’ong, Oscar Camps, su Twitter. Secondo le prime informazioni sembra che i migranti siano partiti da Sfax, in Tunisia. Tra loro ci sarebbero anche 5 minori.

Tajani: “Aiuti alla Tunisia per ridurre i flussi”

“Stiamo riflettendo con il ministro Piantedosi su come ridurre i flussi migratori. Sulla Tunisia ancora siamo indietro. Noi stiamo insistendo perché si dia una prima tranche di finanziamenti per favorire le riforme e a mano a mano, se si realizzano, se ne potranno dare altri. Vediamo se il Fondo monetario e il resto d’Europa saranno con noi”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Stasera Italia su Retequattro. Il ministro ha poi espresso preoccupazione per la situazione in Sudan, sottolineando che però al momento i profughi si stanno dirigendo verso i Paesi confinanti.

40mila migranti sbarcati nel 2023

Si avviano a superare quota 40mila i migranti sbarcati in Italia nel 2023, quattro volte più dello stesso periodo del 2022. Il sistema d’accoglienza – 130mila ospiti – è sotto forte pressione ed il Viminale cerca soluzioni per non farsi travolgere dai flussi che sembrano inarrestabili, specie dalla Tunisia. Gli scenari che indicano fino a 3-400mila arrivi a fine anno preoccupano.

Oggi ci sarà il primo confronto faccia a faccia tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il commissario all’emergenza Valerio Valenti da una parte, e i governatori delle 5 Regioni che non hanno sottoscritto lo stato di emergenza – Puglia, Campania, Toscana, Emilia Romagna e Valle d’Aosta – dall’altra.

Intanto, non si fermano gli arrivi e le vittime: i cadaveri di due donne sono stati recuperati da una motovedetta della Guardia costiera in acque sar italiane. Mentre l’Oim parla di 55 annegati ieri al largo della Libia. L’obitorio di Sfax, in Tunisia, è saturo di corpi dei naufragi degli ultimi giorni: ne contiene oltre 200, quando la sua capacità massima è di 35.

Dall’Europa non sembrano al momento arrivare soluzioni. La Francia si prepara a sigillare i confini con l’Italia schierando al confine 150 agenti in più dalla prossima settimana. Lo sblocco auspicato da Roma della tranche di 300 milioni di dollari del prestito del Fondo monetario alla Tunisia non si concretizza. Il pacchetto macrofinanziario di aiuti per la Tunisia, elaborato dalla Commissione Europea in vista del consiglio Affari Esteri di lunedì, potrà essere elargito solo se prima vi sarà un accordo del Paese guidato dal presidente Saied con il Fondo Monetario internazionale, sostiene un’alta fonte diplomatica.

Fonte: Ansa