Dalla notte scorsa i vigili del fuoco del comando di Rovigo sono impegnati in tutta la provincia per interventi dovuti alla critiche condizioni meteo che hanno causato allagamenti, danni d’acqua, alberi abbattuti e assistenza a persone in difficoltà. Al momento non si segnalano feriti.
Particolarmente colpita la zona del Polesine tra i comuni di Salara, Castelmassa, Occhiobello e Badia Polesine. Sono impegnate tre squadre provenienti dai distaccamenti di Castelmassa e dalla centrale di Rovigo; sul posto anche diverse squadre di volontari della protezione civile. E’ stata evacuata nella notte da una squadra speleo-alpino-fluviale una famiglia a Badia Polesine bloccata in casa dall’acqua.
La pioggia che cade in tutto l’Alto Adige ha provocato una serie di cadute massi in diverse località. Questa mattina, alle 7.43, dei massi sono caduti a Pontives sulla strada per Chiusa. Alle 8, un blocco di roccia di due metri cubi si è invece fermato dietro l’asilo di Vandoies di Sotto, mentre alle 8.06 dei massi sono caduti sulla strada da Cornedo all’Isarco e una frana di piccole dimensioni si è staccata vicino a Terlano. La protezione civile provinciale ha avvertito ieri dei rischi idrogeologici con il rapporto di allerta emesso con il livello giallo (basso potenziale di pericolo).
“Le piogge erano necessarie – sottolinea il direttore dell’Agenzia per la protezione civile Klaus Unterweger – ma il territorio sta reagendo di conseguenza, con eventi minori che si sono verificati senza danni gravi”. Quello che sta accadendo è un fenomeno idrogeologico: quando il terreno diventa saturo e il terreno si inclina di conseguenza, si mettono in moto processi geomorfologici, motivo per cui possono verificarsi frane e colate detritiche. Il suolo di solito impiega più tempo a reagire se è rimasto asciutto per un periodo più lungo a causa della precedente mancanza di precipitazioni.
La perturbazione che attraversa l’Italia ha riportato la neve sulle cime dolomitiche del Veneto, che sono tornate a imbiancarsi nelle ultime 24 ore con neve fresca, che ha raggiunto anche 50 centimetri a Ra Vales. In questa cima, che si trova a 2615 metri sopra Cortina D’Ampezzo, complessivamente al suolo vi sono 146 centimetri di neve. Il bollettino dell’Arpav segnala quindi altra neve fresca sopra Arabba (42 centimetri, 138 complessivi), sopra Falcade (34) sul Monte Piana e sul Monte Cherz (30). Sotto i 2000 metri l’apporto di neve fresca è ridotto, intorno ai 10 centimetri, e nullo sulle Prealpi.
Fonte: Ansa
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