Libia: Bashagha si è ritirato da Tripoli dopo gli scontri per il suo insediamento

Violenti scontri sono scoppiati a Tripoli in concomitanza con l'ingresso nella capitale libica del premier designato Fathi Bashagha

Il premier libico designato Fathi Bashagha

Violenti scontri tra manifestati e forze dell’ordine sono scoppiati a Tripoli in concomitanza con l’ingresso nella capitale libica del premier designato Fathi Bashagha. Lo riportano i media libici. Secondo The Libya Observer, Bashagha si sarebbe ritirato da Tripoli poco dopo che erano scoppiati scontri armati in città al suo arrivo. “Urgente: Il capo del governo parallelo del parlamento, Fathi Bashagha, ha lasciato la capitale, Tripoli”, si legge in un Tweet dell’agenzia libica.

“Gruppi armata affiliati ad Al-Far e Bin Rajab e altri affiliati a Stability Support – Ghaniwa celebrano nel mercato del martedì la loro vittoria e l’uscita di Bashagha” da Tripoli, si legge nel tweet che riporta un video nel quale si sentono gli spari dei miliziani.

Williams (ONU): “Il conflitto non si risolve con la violenza”

“Il consigliere della missione delle Nazioni Unite, Stephanie Williams, invita tutte le parti nella capitale, Tripoli, a esercitare moderazione e a non partecipare alla retorica incendiaria e a mobilitare le forze”, prosegue l’agenzia. “Il conflitto non si risolve con la violenza e con la forza delle armi, ma con il dialogo, e la missione è pronta ad aiutare tutte le parti e tutti coloro che vogliono aiutare la Libia”, ha detto Williams.

Il governo di “stabilità nazionale” di Bashagha

Il governo di “stabilità nazionale” guidato da Bashagha aveva ottenuto lo scorso marzo la fiducia del parlamento di Tobruk, che considera scaduto il mandato del governo di unità nazionale guidato da Abdul Hamid Dbeibah, dopo il mancato svolgimento delle elezioni previste lo scorso dicembre. Dbeibah ha respinto la richiesta di dimissioni, affermando di voler lasciare la guida del Paese a un governo eletto dal popolo libico.

Fathi Bashaga ha prestato giuramento davanti al Parlamento riunito a Tobruk lo scorso 3 marzo. “Lavoreremo con tutte le forze per porre fine alle fasi transitorie e sostenere il processo elettorale secondo i meccanismi costituzionali avallati dal raccordo fra Parlamento e Consiglio di Stato”, aveva detto il neo premier.

Ma fino ad ora Bashagha non era riuscito a insediarsi a Tripoli, per il rischio di scontri, e nelle scorse settimane aveva annunciato di voler guidare il governo dalla città di Sirte. Oggi l’ingresso nella capitale libica e la veloce “ritirata” dopo gli scontri armati.