Bologna, feti nella spazzatura: associazioni cattoliche disponibili al seppellimento

Comunità Papa Giovanni XXIII: "Siamo disponibili ad occuparci del seppellimento dei bambini non nati i cui corpicini sono stati ritrovati nei giorni scorsi in bidoni abbandonati a Granarolo dell'Emilia"

“Siamo disponibili ad occuparci del seppellimento dei bambini non nati i cui corpicini sono stati ritrovati nei giorni scorsi in bidoni abbandonati. Un atto che restituisce dignità e rispetto alle spoglie mortali di questi bimbi in qualsiasi età gestazionale ed epoca siano morti”.

E’ quanto dichiarano in una nota congiunta la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Movimento per la Vita di Bologna, FederVita Emilia Romagna e l’Associazione Medici Cattolici di Bologna in merito al macabro ritrovamento a Granarolo dell’Emilia (BO) di feti e resti umani chiusi in barili industriali.

“Proponiamo alle aziende ospedaliere e ai centri di ricerca di trovare un accordo per permettere alle associazioni del terzo settore di dare una degna sepoltura ai corpicini abbandonati dei bimbi non nati. Chiediamo che non vengano inceneriti, né buttati tra i rifiuti speciali, né usati come materiale di laboratorio e studio” concludono le associazioni.

Cosa dice la legge

La legge. Nel DPR 285/90 Regolamento di polizia mortuaria all’art. 7 si stabiliscono i criteri per la sepoltura dei feti. Oltre le 28 settimane i feti sono considerati dalla legge come bimbi “nati morti”: per essi la sepoltura avviene sempre. Per i feti di età gestazionale tra le 20 e le 28 settimane – considerati “prodotti abortivi” – il permesso di seppellimento è rilasciato dall’unità sanitaria locale. Infine sotto le 20 settimane – definiti dalla legge “prodotti del concepimento – i bimbi non nati possono essere sepolti nei cimiteri a richiesta dei genitori. Dunque è sempre possibile -anche sotto le 28 settimane – per i parenti o chi per essi chiedere la sepoltura del proprio figlio entro 24 ore dall’espulsione o estrazione del feto. La legge non è chiara sul cosa si debba fare in assenza di tale richiesta ma in genere i feti vengono smaltiti fra i rifiuti speciali ospedalieri e avviati alla termodistruzione (non in forno crematorio) ai sensi del DPR 254/03.

La sepoltura dei bimbi non nati

Le associazioni si occupano della sepoltura dei feti, nel rispetto della privacy, fornendo ai genitori le informazioni necessarie e i moduli per la sepoltura dei bimbi morti prima di nascere. A questo fine sono attivi il numero verde della Comunità di don Benzi (800-035036) e quello del Movimento per Vita (800-813000) per informazioni sulla sepoltura dei feti e per l’aiuto alle gestanti in difficoltà.