Bari, prof aggredito in aula dopo una nota: arrestato il parente di un’alunna

Un 34enne è stato arrestato con l'accusa di avere aggredito un docente dell'istituto Majorana di Bari dopo una nota disciplinare

Db Milano 14/09/2020 - Riapertura scuola / foto Daniele Buffa/Image nella foto: riapertura scuola (immagine di repertorio)

Un 34enne è stato arrestato con l’accusa di avere aggredito un docente dell’istituto Majorana di Bari il 23 settembre. L’aggressione sarebbe scaturita dopo un provvedimento disciplinare dell’insegnante ai danni di un’alunna, che sarebbe una parente dell’uomo fermato. Il 34enne è accusato di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio, violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

La nota per un ritardo

Era stato proprio il dicente, che insegna Diritto ed Economia, a denunciare di essere stato aggredito in aula da due persone che avevano fatto irruzione in classe prendendolo a schiaffi per punirlo. La “colpa” dell’insegnante era quella di aver messo una nota in condotta (per un ritardo) a una studentessa.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il parente della studentessa ha raggiunto il docente in classe dopo essersi introdotto nella scuola in compagnia di un complice. Quest’ultimo non ancora identificato. Sono al vaglio le immagini delle telecamere.

Entrambi hanno intimato al professore di uscire e quando questi li ha raggiunti nel corridoio, il 34enne, dopo averlo minacciato in dialetto barese (“Professore, non ti permettere mai più di fare una cosa del genere”), lo avrebbe colpito ripetutamente con schiaffi sul volto.

L’aggressione – riporta FanPage – sarebbe terminata solo quando qualcuno ha detto di aver chiamato la polizia. I due uomini, a quel punto, si sono allontanati. Al docente, che ha dovuto ricorrere alle cure del personale sanitario, sono state riscontrate lesioni sul volto guaribili in sei giorni. Il presunto responsabile dell’aggressione è stato identificato anche grazie all’ausilio delle immagini delle telecamere dell’istituto.

Ho il terrore solo a pensare di poter ritornare in quella scuola dove due balordi non hanno esitato a riempirmi di schiaffi senza che io potessi spiegare nulla né difendermi, entrando impuniti a scuola e andati via come se nulla fosse accaduto”, aveva raccontato il docente al Corriere del Mezzogiorno subito dopo l’aggressione.