DDL CIRINNA’, IL COMITATO “SI’ ALLA FAMIGLIA”: “SI EVITINO SOLUZIONI PASTICCIATE”

Sul ddl Cirinnà occorre evitare “soluzioni pasticciate”. E’ l’appello che il Comitato “Sì alla famiglia” rivolgono al Parlamento nei giorni in cui si discute sul riconoscimento delle unioni omosessuali. “E’ incontestabile – si legge nella nota – che se il popolo delle famiglie per ben due volte non avesse riempito oltre ogni previsione piazza prima S. Giovanni e poi il Circo Massimo, in Parlamento il ddl Cirinnà, che equipara il regime delle unioni civili a quello della famiglia fondata sul matrimonio, adozioni incluse, sarebbe già stato approvato”.

Al di là dei tatticismi che motivano l’adesione della singola forza politica a questo o a quell’emendamento, “resta il dato obiettivo – prosegue il comunicato – che il 20 giugno e il 30 gennaio hanno mostrato un’Italia diversa da quella che qualcuno immaginava all’interno dei Palazzi”. Secondo i comitati pro famiglia tradizionale “è bene che i leader politici e i singoli parlamentari sappiano che quelle manifestazioni sono solo il punto di avvio di un impegno culturale, sociale e in senso lato politico che le famiglie italiane, nonostante gli inesistenti mezzi a disposizione, la contrarietà di larga parte dei media e l’assenza di appoggi di qualsiasi tipo, sono decise a proseguire”.

I politici vengono quindi invitati a evitare “nella pausa di riflessione che si sono dati, nel corso della quale sappiamo che tanti, che fin da ora ringraziamo, consapevoli che le leggi si fanno o si evitano in Parlamento, opereranno perché la tecnica parlamentare rispetti le esigenze del bene comune, di costruire soluzioni pasticciate. La fine del cosiddetto ‘canguro’ conferma – che il diavolo saprà pure fare le pentole; ma poi i coperchi saltano”.