YEMEN, BOMBARDATO UN OSPEDALE DI MEDICI SENZA FRONTIERE: 6 MORTI

L’ospedale di Medici senza frontiere (Msf) nello Yemen settentrionale è stato colpito in un bombardamento: 6 persone sono morte ed altre 13 sono rimaste ferite. E’ quanto riferiscono fonti locali citate dalla Bbc online. L’organizzazione umanitaria ha precisato che l’ospedale si trova nella località di Abs, vicino alla roccaforte dei ribelli Saada. Due giorni fa a finire sotto le bombe dei raid della coalizione a guida saudita, che combatte i ribelli houthi, era stata una scuola per alunni dagli otto ai 15 anni. In quel caso il bilancio era stato di 10 bambini morti e 28 feriti.

Mentre il violento conflitto in Yemen prosegue lontano dai riflettori, la situazione umanitaria continua a peggiorare e ha raggiunto livelli inaccettabili: i civili sono bloccati dietro le linee del fronte, senza cure mediche, beni alimentari, carburante e acqua. Msf è una delle poche organizzazioni ancora attive in Yemen. I medici e i sanitari stanno lavorando in diversi ospedali, gestendo ambulatori, cliniche mobili e fornendo acqua, beni di prima necessità e kit igienico-sanitari a migliaia di persone in tutto il paese.

Dal 19 marzo, le équipe mediche dell’organizzazione umanitaria hanno curato più di 13.300 persone ferite durante i violenti attacchi ad Aden, Taiz, Ad-Dhale, Saada, Hajjah e Amran; hanno fornito assistenza a circa 23.000 sfollati; hanno fornito circa 309 tonnellate di materiale medico. A settembre, Msf ha donato circa 3000 sacche di sangue all’ospedale di Sana’a, principale banca del sangue della città, in seguito all’evacuazione dei pazienti dell’ospedale per gli attacchi della coalizione saudita.