Wto, sì agli Usa sui dazi record

Via libera ai dazi all'Europa: 7 miliardi e mezzo di dollari ai quali il World Trade Organization ha dato il proprio assenso, in virtù del supporto illegale concesso al consorzio Airbus. Una compensazione quindi, che fa precipitare le Borse europee ma concede di fatto la ragione al governo americano, riconoscendone come valide le rimostranze sull'aiuto di stato al consorzio che produce la linea in questione, vedendosi autorizzati quindi a imporre tassazioni su un vario stock di prodotti dell'export europeo. Una cifra non indifferente, anzi, praticamente un record in fatto di dazi anche se, in relazione al contenzioso in atto, non resterà l'ultima mossa: il prossimo anno, infatti, il Wto dovrebbe esprimersi anche in senso opposto, stabilendo quanto e cosa potrà imporre l'Ue agli americani a livello di dazi, viste le sanzioni sul caso Boeing.

Il contenzioso

Nel frattempo, però, i listini europei vanno giù e, anche in occasione della visita del segretario di Stato americano Mike Pompeo in Italia, il tema dei dazi resta al centro del dibattito continentale: “Anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto – ha commentato la commissaria Ue al Commercio, Cecilia Malmstroem -, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente. Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, la Ue non potrà che fare la stessa cosa”. Un riferimento, quello finale, fatto in relazione al contenzioso ormai annoso fra i due colossi dell'aviazione civile: “Sia l’Ue sia gli Usa – ha ricordato Malmstroem – sono stati considerati colpevoli dal sistema di risoluzione delle dispute del Wto per aver continuato a fornire alcuni sussidi illegali ai loro produttori di aerei”. In sostanza, il pronunciamento del Wto è solo la prima parte di una vicenda che rischia di protrarsi almeno un altro anno in attesa della contromossa. Che, visto il tenore della disputa, appare inevitabile.