Washington, accuse pesanti a Huawei

Inizia a farsi davvero aspra la contesa fra Stati Uniti e Huawei, già al centro di una crisi seguita al fermo della top-manager Meng Wanzhou e all'indagine sulle presunte attività di spionaggio messe in atto da Pechino nei confronti di Washington proprio attraverso il colosso delle telecomunicazioni. Il Dipartimento di giustizia ha infatti rivolto alla società di Ren Zhengfei di presunto furto di segreti commerciali da una società rivale americana, T-Mobile, e di aver commesso il reato di frode finanziaria, connesso alle supposte violazioni delle sanzioni nei confronti dell'Iran. Accuse estremamente pesanti che, quasi certamente, complicheranno gli sforzi congiunti fra Usa e Cina per trovare un'intesa sulla guerra commerciale in atto.

Le accuse

Le accuse nei confronti di Meng Wanzhou, arrestata in Canada a dicembre, riguardavano proprio la presunta violazione delle sanzioni imposte all'Iran e, tutt'oggi, è in corso l'istituzione di un procedimento di estradizione richiesto dagli Stati Uniti. Delle due accuse formulate oggi, invece, ha parlato il ministro della sicurezza nazionale, Kirstjen Nielsen, spiegando di un'indagine portata avanti per oltre un anno. Insieme, le parole del sostituto procuratore generale Matthew Whitaker: “Oggi annunciamo che stiamo portando accuse penali contro il gigante delle telecomunicazioni Huawei e i suoi associati per numerosi presunti reati. La Cina deve ritenere i suoi cittadini e le aziende cinesi responsabili del rispetto della legge”. Nello specifico, si parla di un'accusa depositata nello stato di Washington, nella quale si afferma che Huawei avrebbe lavorato per anni per sottrarre informazioni sensibili attraverso la rete telefonica proprietaria di T-Mobile, nota come “Tappy”. Huawei, secondo le accuse, avrebbe inoltre ostacolato la giustizia quando la compagnia di telecomunicazioni con base a Washington ha minacciato di denunciarlo, secondo i documenti del tribunale.

Wray: “Comportamento disonesto”

Anche il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, si è espresso sulla questione dichiarando che Huawei “si è basatasu pratiche commerciali disoneste che contraddicono i principi economici che hanno permesso alle società americane e agli Stati Uniti di prosperare. La prosperità che guida la nostra sicurezza economica è intrinsecamente legata alla nostra sicurezza nazionale. E l'immensa influenza che il governo cinese esercita sulle corporazioni cinesi come Huawei rappresenta una minaccia per entrambi”.