Via libera della Cdu alla Grosse Koalition

La Cdu ha dato luce verde alla nuova Grosse Koalition con la Spd. Dopo un appassionato discorso di Angela Merkel al congresso straordinario di Berlino, i circa mille delegati cristiano-democratici hanno dato il via libera a una nuova edizione dell'alleanza con i socialdemocratici. Per l'esattezza, su 975 delegati presenti, soltanto 27 hanno votato contro l'intesa raggiunta con la Spd. Bisogna attendere ora domenica prossima per conoscere il risultato del referendum in corso tra gli oltre 463.000 iscritti della Spd, chiamati a pronunciarsi per posta.

All'assise di Berlino particolarmente apprezzato il discorso di Jens Spahn, astro nascente della Cdu, che ha affermato di non volersi rassegnare al populismo di destra che emerge in diversi paesi d'Europa e ha votato a favore del contratto di coalizione con l'Spd. “Non voglio rassegnarmi all'Afd (Alternative für Deutschland, ndr) – ha detto – Non voglio coalizzarmi con loro. Voglio che venga recuperata la fiducia perduta. E voglio che siano chiare le distanze con il razzismo, con il risentimento, con il negazionismo, che con noi non hanno nulla a che fare” ha aggiunto. Spahn, che da voce critica della cancelliera è nella lista dei ministri del prossimo governo (per lui è pronto il dicastero della salute) ha sottolineato che “a distinguere la Cdu dagli altri partiti è proprio il fatto di assumersi la responsabilità di governare”. Spahn ha anche detto esplicitamente che la “guida” deve essere Angela Merkel.

Il congresso ha poi eletto il nuovo segretario del partito. Si tratta di Annegret Kramp- Karrenbauer, che ha ottenuto un risultato record con il 98,9% dei consensi. Si tratta del migliore risultato mai ottenuto per questo incarico, che fu istituito nel 1967. Su 794 voti validi, la presidente uscente del Saarland, proposta da Angela Merkel nel ruolo finora toccato a Peter Tauber, ha ottenuto 785 sì. “Abbiamo perduto molti voti dal 2013. Io non voglio accettarlo” ha detto nel suo discorso prima di essere eletta. Parole salutate da un forte entusiasmo dei delegati. Attaccando i populisti della destra di Afd, Karrenbauer ha affermato che il partito “recupererà la fiducia ponendo le domande giuste”. Mettere le persone “in una categoria” per il Paese di provenienza o per la religione, invece di valutarle per quello che sono “non ha niente a che fare con la tradizione conservatrice borghese”, ha detto. La segretaria ha attaccato anche i liberali dell'Fdp, che ha rifiutato di entrare nella coalizione di governo. Quindi ha sottolineato la funzione sociale dei partiti, che devono, “nel dialogo con i cittadini, sviluppare nuove idee politiche”.