Ue: “Priorità a diritti umani, pace, armi, povertà e clima”

La prossima settimana una delegazione di alto livello dell’Unione europea presiederà a New York la 74a Assemblea generale delle Nazioni Unite. I rappresentanti dell’Ue – si legge in una nota – parteciperanno a numerosi eventi e incontri con i numerosi leader mondiali che parteciperanno al summit.

I temi

“L’Ue continua a essere leader nella cooperazione globale: unire le forze con i partner a sostegno del multilateralismo per sostenere e promuovere il diritto internazionale e i diritti umani, sostenere la pace e la democrazia, promuovere lo sviluppo sostenibile e stare fianco a fianco con le persone bisogno in tutto il mondo”, i punti fermi espressi dalla Commissione. La delegazione sarà guidata dal primo vicepresidente Frans Timmermans e dall’Alto rappresentante Federica Mogherini, i quali daranno il via alla settimana domenica 22 settembre, con un incontro bilaterale con il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Lunedì, Timmermans e il commissario Cañete si uniranno al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al vertice dell’azione per il clima a seguito degli impegni assunti dall’Ue in virtù dell’accordo di Parigi di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030. Martedì Timmermans insieme al commissario Mimica rappresenterà l’Ue al primo vertice delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sono previsti altri appuntamenti per tutta la settimana. All’Assemblea Onu, l’Unione europea “si concentrerà sulla prevenzione dei conflitti, la pace e la sicurezza;  la protezione dei diritti umani; un impegno globale su questioni quali l’azione per il clima, l’ambiente, la non proliferazione delle armi di distruzione di massa. Al centro delle discussione, anche l'escalation di tensioni tra Iran e Stati Uniti. Questi ultimi, hanno oggi confermato l'invio di nuove forze in Medio Oriente in risposta agli attacchi agli impianti petroliferi in Arabia Saudita che si sospetta fortemente siano stati sferrati dall'Iran. Lo ha annunciato il capo del Pentagono Mark Esper spiegando che la decisione è stata approvata dal presidente Donald Trump dopo una richiesta di sostegno da parte di Riad. “Il dispiegamento – ha spiegato – sarà di natura difensiva e riguarderà in primo luogo sistemi di difesa aerea e missilistica”.