Tusk: “Finché Londra è nell'Ue voterà alle europee”

La partecipazione del Regno Unito” alle elezioni europee “ha suscitato una serie di reazioni emotive soprattutto in seno al Parlamento europeo. Il Regno Unito ha il diritto e l'obbligo di partecipare a queste elezioni fino a che sarà membro dell'Ue, questo non è negoziabile e questo non significa che il Regno Unito possa essere un Paese di seconda classe“. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, intervenuto alla Plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo. “Capisco gli interessi dei partiti che però non possono andare contro la realtà giuridica“, ha aggiunto.

I paletti di Tajani

Il presidente Antonio Tajani ha però avvertito: “il Parlamento europeo non è un taxi, va rispettato e non ci si può prendere gioco delle istituzioni. Quindi anche se dovranno esserci dei parlamentari britannici bisogna sapere fino a quando“. L'importante, ha aggiunto, “è la serietà, questo non è un albergo a ore, pretendiamo che tutti gli Stati membri e la Commissione rispettino il Parlamento europeo”. Certo, ha sottolineato, “se sono deputati lo sono a tempo pieno finché non lasceranno il Parlamento e quindi avranno pieno diritto di voto“, anche sul rinnovo delle cariche come quella di presidente, “ma certamente appena ci sarà l'uscita dovranno lasciare il Parlamento”. 

Speranza

Nel corso del suo intervento Tusk ha anche detto di essere consapevole che “da entrambi i lati della Manica, tutti, io stesso, siamo esausti con la Brexit e ciò è completamente comprensibile. Tuttavia, questa non è una scusa per dire: 'finiamola con', solo perché siamo stanchi. Dobbiamo continuare a trattare la Brexit in modo civile. Perché siamo legati da un destino comune e vogliamo rimanere amici e partner stretti in futuro“. Durante il Consiglio europeo, ha ricordato, “uno dei leader ci ha avvertito che non avremmo dovuto pensare che la Brexit potesse essere invertita. Non gli ho risposto immediatamente, ma oggi, di fronte a voi, vorrei dire: non possiamo cedere al fatalismo. Almeno non smetterò di sognare un'Europa migliore e unita”.