Tajani avverte: “Il piano non cambia”

Non credo che ci sia molto da cambiare. Al Regno Unito era stato concesso tutto ciò che chiedeva quando era parte integrante dell'Unione europea. E' stato concesso tutto ciò che potevamo concedere senza ledere gli interessi dei cittadini europei: non credo che si possa aggiungere altro”. Così il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, nel corso di un'intervista a Radio Anch'io (Radio uno).  

Priorità

Tajani ha sottolineato che la priorità dell'Europarlamento è la “tutela dei diritti dei cittadini europei” che vivono nel Regno Unito in caso di una 'hard Brexit', ovvero l'uscita del Paese dall'Ue senza un accordo con Bruxelles.

In attesa

Aprendo la seduta a Strasburgo, Tajani ha, in ogni caso spiegato che è troppo presto per valutare le conseguenze “di questo voto: non c'è una maggioranza nemmeno per il no deal. Nel parlamento britannico si registrano due maggioranze negative e non c'è soluzione condivisa”. “Vogliamo sapere come il Parlamento britannico voglia procedere – ha aggiunto -. Noi siamo ambiziosi in merito alle nostre relazioni future con il Regno Unito e abbiamo fiducia nel capo negoziatore Michel Barnier che ha condotto con intelligenza e sapienza il negoziato con il Regno Unito”. Secondo il presidente dell'Europarlamento, se non ci sarà accordo, gli effetti negativi saranno per tutti. Il primo pensiero, ha ribadito, è “per i cittadini dell'Ue che vivono nel Regno Unito e quelli britannici che vivono su suolo europeo che sono le prime vittime di una uscita disordinata”. Occorre, ha sottolineato ancora, “seguire con attenzione il problema irlandese, e fare in modo che quella frontiera sia flessibile, ma che allo stesso modo siano garantiti i diritti della salute e dell'industria agroalimentare”.