“Sophia”: manca l'accordo sugli sbarchi

Gli Stati membri dell'Ue hanno completato la revisione strategica del mandato della missione Sophia, ma non non hanno ancora trovato un accordo sul porto di sbarco dei migranti salvati in mare dall'operazione europea al largo della Libia. Lo ha spiegato l'Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini.

L'incontro

“Oggi parleremo di tutte le nostre missioni e operazioni“, ha spiegato Lady Pesc, al suo arrivo a una riunione dei ministri della Difesa dell'Ue. “Tutti gli Stati membri vogliono mantenere l'operazione Sophia. Abbiamo completato la revisione strategica”, ma “c'è una questione su cui gli Stati membri finora non hanno trovato un accordo, che è la questione degli sbarchi delle persone salvate in mare“, ha spiegato Mogherini.

La richiesta italiana

A luglio il governo italiano aveva chiesto la modifica del piano operativo di Sophia che prevede l'Italia come porto di sbarco, minacciando di porre fine alla missione. Secondo Mogherini, gli sbarchi sono “un elemento minore del lavoro che Sophia sta facendo, dall'addestramento della Guardia costiera (libica) all'attuazione dell'embargo sulle armi”. L'Alto rappresentante ha ricordato di aver messo sul tavolo “diverse proposte” per superare lo stallo sugli sbarchi e si è detta fiduciosa che gli Stati membri “troveranno soluzioni pratiche per continuare la missione” oltre il 31 dicembre prossimo. “Gli Stati membri stanno ancora discutendo e abbiamo ancora un po' di tempo per trovare una via d'uscita a questo problema particolare“, ha concluso. 

Missione a rischio?

Vienna ha, però, avvertito che senza “una soluzione” alla questione sbarchi, l'operazione Sophia “terminerà”. La fine dell'operazione Sophia non sarebbe “positiva nella nostra lotta contro l'immigrazione illegale e i trafficanti”, ha spiegato ministro della Difesa austriaco Mario Kenasek al suo arrivo a una riunione con gli omologhi europei. “L'Austria crede che operazione Sophia debba continuare”, ha detto il ministro. “Non c'è dubbio che l'Italia sia esposta ma questo problema può essere risolto solo con un'azione comune“.