Sondaggi: Bolsonaro resta favorito

Si apre oggi il secondo turno delle elezioni presidenziali in Brasile. Al primo turno il candidato che aveva preso più voti – il 46% – è stato Jair Bolsonaro, ex militare di estrema destra del Partito Social liberale, che andrà al ballottaggio con Fernando Haddad, esponente del Partito dei lavoratori che al primo turno aveva ottenuto solo il 29,3% dei voti. I seggi chiuderanno alle 21 ore italiane e i primi risultati dovrebbero arrivare qualche ora dopo. 

Bolsonaro favorito nei sondaggi

Gli ultimi sondaggi diffusi prima del secondo turno delle elezioni presidenziali continuano a dare il candidato di estrema destra Bolsonaro in testa, ma registrano una riduzione sostanziale del suo vantaggio su Haddad. L'ultimo sondaggio della Ibope attribuisce a Bolsonaro il 54% dei voti e ad Haddad il 46%, con tre punti che passano dal primo al secondo nell'ultima settimana, mentre quello della Datofolha vede Bolsonaro al 55% ed Haddad al 45%, con una riduzione di 8 punti della distanza fra i due candidati negli ultimi 9 giorni. 

I risultati del primo turno

Il candidato di destra ha sfiorato il 50% dei voti (46,2% per la precisione) staccando di circa 20 punti Fernando Haddad, erede di Lula da Silva, che si è fermato al 28,9%. La performance elettorale di Bolsonaro ha contagiato anche altri candidati legislatori o governatori che gli hanno assicurato il loro appoggio. Come per esempio Romeu Zena, del Partido Novo, che con il 41% dei voti ha creato la sorpresa nella corsa per la poltrona di governatore di Minas Gerais, eliminando dal ballottaggio il governatore uscente del Partito dei Lavoratori (Pt), Fernando Pimental (22%). I primi risultati confermano anche altre tendenze rivelate da sondaggi precedenti: Ciro Gomes (centrosinistra) è rimasto bloccato al 12% e gli altri candidati principali, come Geraldo Alckmin(centrodestra) e Marina Silva (ambientalista) sono crollati al di sotto del 10%. Risultato a sorpresa anche a Rio de Janeiro, dove Wilson Witzel – ex magistrato del Partito Social Cristiano (Psc) che appoggia Bolsonaro a livello nazionale – è in testa nell'elezione per l'incarico di governatore con poco meno del 40% dei voti, quando fino a ieri i sondaggi lo davano al quarto posto, con appena il 12%. Il Pt resiste però nel suo tradizionale feudo del Nordest del Brasile: nei nove stati che riuniscono alcune delle regioni più povere del paese, Haddad è in testa con risultati che raggiungono anche il 60%, e i candidati del Pt e dei partiti alleati vedono assicurate le loro poltrone di governatori. Cocente delusione per il partito di Lula, invece, nel Minas Gerais, nel sudest del paese, dove l'ex presidente Dilma Rousseff sarebbe arrivata al quarto posto – secondo gli exit poll – e dunque non occuperebbe nessuno dei due seggi del Senato in gioco nello stato.