Slittano i colloqui in Svezia?

Potrebbero slittare di qualche giorno i negoziati inter-yemeniti che andranno in scena in Svezia.

Negoziati

Il Foreign office britannico e fonti americane avevano nei giorni scorsi affermato che i colloqui si svolgeranno in Svezia durante questa settimana. Successivamente, fonti panarabe in contatto sia con l'Arabia Saudita sia con i miliziani insorti Houthi, vicini all'Iran, avevano indicato il 4 dicembre come data probabile dell'inizio dei negoziati. Ma il portavoce del ministero degli Esteri svedese, Patric Nillson aveva poi detto, parlando alla Radio nazionale svedese in lingua inglese che la “Svezia non conferma né smentisce se e quando i colloqui avranno luogo”, affermando però che “sono in corso preparativi per questo”. Nillson aveva ribadito che “l'Onu ha chiesto aiuto alla Svezia per i colloqui” e che il Paese nordico sta fornendo l'aiuto necessario. I negoziati potrebbero iniziare il 6 dicembre. A settembre, un altro giro di negoziati mediati dall'Onu a Ginevra era fallito a causa dell'assenza della delegazione degli insorti sciiti al tavolo svizzero. I ribelli avevano accusato l'Arabia Saudita e i suoi alleati di non aver permesso alla delegazione Huthi di viaggiare in sicurezza dallo Yemen a Ginevra. 

Soccorsi

Turki al-Maliki, il portavoce della coalizione araba guidata da Riad che combatte i ribelli sostenuti da Teheran, ha confermato che un volo charter delle Nazioni Unite ha preso in carico 50 ribelli feriti che saranno trasferiti insieme a 3 dottori yemeniti e un medico Onu da Sanaa – sotto il controllo degli Houthi dal 2014 – alla capitale omanita Muscat. L'iniziativa è stata concordata con la coalizione che ha dato il via libera dietro richiesta dell'inviato Onu in Yemen, Martin Griffths, per “motivi umanitari” e come gesto per costruire “fiducia”.