Salta l'incontro Trump-Putin

Come prevedibile, la bagarre fra Russia e Ucraina ha allargato l'onda urta ben oltre i confini dei due Stati. A Buenos Aires, con i lavori del G20 ormai prossimi, il clima si scalda attorno a due dei leader più influenti a livello geopolitico: le pressanti richieste degli organismi internazionali affinché i 24 marinai ucraini coinvolti nello speronamento dell'imbarcazione russa nel Mar d'Azov fossero rilasciati, hanno ottenuto soltanto l'effetto di cadere nel vuoto, alimentando la contrarietà di chi premeva per una risoluzione diplomatica della vicenda. Il definitivo colpo di mannaia lo cala Donald Trump che, per sabato, aveva in programma un incontro con il presidente russo Putin a margine del G20. Niente di tutto questo: su Twitter, il Tycoon ha annunciato che quel vertice non si farà.

 

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La decisione di Trump

Il presidente degli Stati Uniti, attraverso il post di annuncio, ha spiegato chiaramente le sue ragioni che, come previsto, combaciano con quelle che avevano fatto indispettire Nato e Ue: “Visto che le navi e i marinai ucraini non sono stati riconsegnati dalla Russia ho deciso che la cosa migliore per tutti e' cancellare l'incontro in Argentina precedentemente programmato con il presidente Vladimir Putin”. Non una chiusura comunque ma una posticipazione dell'incontro a quando Russia e Ucraina scenderanno a più miti consigli, se non dovessero arrivare a una risoluzione della vicenda. Messi da parte, dunque, i buoni propositi mostrati appena prima di partire, quando la questione ucraina non aveva ancora precluso l'incontro fra i due leader: “Vedrò probabilmente il presidente Putin – aveva detto Trump prima di salire sull'aereo -. Non abbiamo cancellato l'incontro. Ci ho pensato, ma non l'abbiamo fatto… A loro piacerebbe che ci fosse. Penso sia un buon momento per avere un incontro. Sull'aereo mi farò fare un pieno rapporto su quanto successo e questo determinerà cosa farò”.

La replica

A Mosca, intanto, la notizia arriva via web, esattamente dal tweet presidenziale, con il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, che non si lascia andare a commenti eccessivi, prendendo ironicamente atto della decisione di Trump: “Così il presidente avrà un paio di ore libere in più per avere incontri proficui”, ha fatto sapere.