Russia, rilasciato Alexei Navalny: “Sono libero, grazie a chi ha protestato”

Dopo 15 giorni di detenzione amministrativa, il blogger anti-Putin è di nuovo libero. Infatti, dopo essere stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale durante le proteste non autorizzate dello scorso 26 marzo a Mosca – ma si sono svolte in tutto il Paese – Alexei Navalny è stato scarcerato.

Le manifestazioni contro la corruzione

Il 26 marzo le proteste erano programmate in 99 città, ma in 72 – tra cui la capitale russa – le autorità locali avevano negato il permesso necessario per legge: Navalny e i suoi sostenitori sono scesi in piazza lo stesso, tra loro c’erano anche molti adolescenti. Secondo dati del dipartimento sicurezza regionale di Mosca, solo nella capitale erano stati fermati più di 600 manifestanti. L’arresto del blogger era avvenuto proprio mentre migliaia di giovani savano convergendo verso il centro di Mosca per un’azione denuncia della corruzione ai vertici dello Stato. Quelle del 26 marzo sono state definiti le più grandi proteste che si sono verificate nel Paese da quelle del 2011-2012 contro il Cremlino, e hanno portato all’arresto di centinaia di attivisti.

“Ringrazio chi è sceso in piazza a protestare”

“Sono estremamente felice di essere di nuovo qui con voi, un altro arresto è terminato – ha dichiarato Navalny in un post sul suo blog -. Ringrazio chi è sceso in piazza a protestare: ho incontrato nel cortile della prigione, nell’ora d’aria, chi è stato fermato alle manifestazioni e mi hanno detto che intendono partecipare sicuramente alle nuove azioni”. Il 26 marzo gli attivisti erano scesi in piazza per protestare contro la corruzione e chiedere le dimissioni del Primo ministro Dmitry Medvedev.