Russia, una famiglia su due può comprare solo cibo e vestiti

Per molti analisti occidentali l’attivismo di Vladimir Putin in politica estera è funzionale a distogliere l’attenzione dalla crisi economica interna e dal calo dei consensi nell’opinione pubblica russa. A Mosca ultime rilevazioni sulla situazione finanziaria sembrano suffragare questa interpretazione. Il 48,2% delle famiglie russe può permettersi solo cibo e vestiti e non è in grado di acquistare oggetti non strettamente indispensabili come mobili o elettrodomestici, secondo i dati dell'agenzia nazionale russa di statistica Rosstat relativi all'ultimo trimestre del 2018. La quota delle famiglie in grado di acquistare con le proprie entrate solo lo stretto necessario sale al 59,2% tra le “giovani famiglie” e al 57,9% tra i pensionati che non lavorano.

Pugno di ferro nella geopolitica

Mosca ha deciso di ampliare la propria lista nera dei “funzionari dei Paesi e delle istituzioni Ue a cui è proibito entrare inRussia”, ha annunciato il ministero degli Esteri russo, secondo cui “il numero dei nomi sulla lista russa è stato aumentato fino a raggiungere la parità con la lista dell'Ue”. Intanto Vladimir Putin ha discusso della situazione a Idlib con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza russo: lo riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui “i partecipanti all'incontro hanno espresso preoccupazione per gli attacchi in corso e per il fuoco aperto dai combattenti terroristi”. Sempre stando a Peskov, Putin ha inoltre informato il Consiglio di sicurezza russo dei “contatti bilaterali avuti a margine dell'incontro del Consiglio supremo economico eurasiatico a Nur-Sultan”, capitale del Kazakistan, nonché dello sviluppo dell'intelligenza artificiale in Russia. Da oltre un mese nel nord-ovest della Siria, tra le province di Idlib e Hama, è in corso un'offensiva governativa siriana con l'appoggio dei bombardamenti russi contro forze degli insorti, comprese milizie qaediste, che hanno l'appoggio della Turchia. L'esercito di Ankara ha rafforzato negli ultimi giorni la sua presenza nella regione.

Fiducia dimezzata

Il Cremlino ha chiesto spiegazioni al Centro di ricerche VTsIOM in merito al record negativo della fiducia in Vladimir Putin, crollato al 31,7 per cento, a fronte di un tasso di approvazione del 65 per cento. E in men che non si dica la “fiducia” è raddoppiata. L'Amministrazione del presidente giovedì aveva messo in dubbio la correttezza dei risultati pubblicati la scorsa settimana. Il Centro di ricerche sull'opinione pubblica ha quindi cambiato metodo: e la fiducia nel presidente è balzata al 72,3 per cento, è stato reso sulla base delle interviste effettuate.  “Ora chiediamo agli intervistati direttamente se hanno fiducia o no in un determinato politico, citando nome di battesimo e cognome specifici”, ha commentato il direttore di VTsIOM, Valery Fyodorov, in una intervista all'agenzia Rbc. Mentre prima veniva chiesto di indicare, in una lista preconfezionata di nomi noti, quali fossero i politici in cui si ripone fiducia. A questa domanda, riproposta di nuovo, hanno risposto Putin ancora meno persone che prima, il 30,5 per cento. “Stiamo aspettando le analisi dei nostri autorevoli specialisti per capire come si correlano questi dati: come per esempio la fiducia può precipitare mentre il consenso sale”, ha detto il portavoce, Dmitry Peskov. Inoltre Putin ha firmato un ordine che intitola un certo un numero di aeroporti russi a figure illustri della storia russa. L'ordine presidenziale, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, trasforma l'aeroporto di Sheremetyevo, principale scalo di Mosca, in aerodromo Alexander Pushkin, quello di Domodedovo in Mikhail Lomonosov e quello di Vnukovo Airport (entrambi a Mosca) in Andrei Tupolev. Lo riporta Interfax. La decisione è stata presa dopo una lunga consultazione pubblica.