Quale futuro per il Kazakistan?

Le elezioni politiche in Kazakhstan svoltesi nella giornata di ieri hanno incoronato, come ampiamente previsto, il candidato del partito Nur Otan, Kasym Zhomar Tokaev, già da qualche mese alla guida del Paese per via delle dimissioni annunciate mesi fa da Nursultan Nazarbaev, unico Presidente della storia del Kazakhstan, Paese indipendente appena dal 1991 per effetto della dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Il voto

L’urna elettorale ha premiato il candidato favorito, il quale oggi siederà all’Ak Orda (il palazzo presidenziale sito nella capitale Nur-Sultan), con una vittoria schiacciante: il 70,13% dei votanti ha scelto Tokaev come soluzione in piena continuità con la linea politica e strategica tracciata da Nazarbaev. Allo sfidante Amirzhan Kosanov (Movimento Patriottico Unito) e alla candidata donna Danija Espaeva del partito antagonista Ak Zhol non è rimasto altro che spartirsi le briciole.

Il presidente

Tokaev non rappresenta un volto nuovo nella politica kazaka: braccio destro di Nazarbaev, funzionario del corpo diplomatico sovietico presso la sede della Nazioni Unite di Ginevra, già primo Ministro degli Esteri della Repubblica del Kazakhstan, Presidente del Senato kazako ed ora presidente designato per traghettare il Paese in una nuova fase di delicata transizione geopolitica. Raffinato teorico delle scienze politiche e diplomatiche, Tokaev è un poliglotta, profondo conoscitore della lingua e della cultura cinese, proprio in un periodo in cui le decisioni di Pechino in materia economica finiranno per influire necessariamente sul futuro del Kazakhstan.

Il voto

L’esito delle elezioni è stato contestato da diversi gruppi organizzati mobilitatisi nelle principali città kazake, richiedenti un processo politico più trasparente e delle elezioni non “pilotate”, con un potere centrale che vede, giorno dopo giorno, aumentare la sensibilità della società civile anche in Asia centrale. Le proteste sono state sedate dalla polizia, la quale ha trattenuto circa 500 persone, secondo quanto riportato da diverse agenzie di stampa russe e kazake.