PERES, APERTA LA CAMERA ARDENTE. IL MONDO RICORDA L’EX PRESIDENTE ISRAELIANO

E’ stata aperta la camera ardente di Shimon Peres, l’ex presidente israeliano Premio Nobel per la Pace morto alle prime ore di martedì 28 settembre. Il feretro è stato posizionato sul piazzale antistante la Knesset (Parlamento) a Gerusalemme per ricevere il tributo degli israeliani. I primi a rendergli omaggio saranno il premier Benyamin Netanyahu, il presidente Reuven Rivlin e il presidente della Knesset stessa Yuli Edelstein. Venerdì ci saranno le esequie ufficiali sul Monte Herzl, sempre nella Città Santa, alle quali prenderanno parte molti leader mondiali, tra cui il presidente Usa Barack Obama.

Viso quasi sempre segnato da un ottimismo contagioso e voce profonda da ex fumatore, Peres, ha raggiunto tutti i risultati politici del suo Paese, forte di una visione strategica e una capacità non comune di immaginare il futuro. Israele – come hanno testimoniato le dichiarazioni della sua leadership, dal premier, Benyamin Netanyahu, al presidente in carica, Reuven Rivlin, all’intero spettro politico e la mestizia che ha avvolto la società tutta – sa cosa ha perso con la morte di Peres.

Obama lo ha definito “l’essenza di Israele“, rimarcando che è stato “guidato da una visione della dignità umana e di un progresso verso il quale lui sapeva che le persone di buona volontà avrebbero potuto avanzare insieme”. Bill Clinton – che firmò con lui gli Accordi di Oslo e che venerdì non mancherà all’estremo saluto al suo amico, ma senza la moglie Hillary – ha reso omaggio ad “una vita che è stata una benedizione per tutti quelli che si battono per la pace”. Un obiettivo quello della pace – forse l’unico mancato da Peres fino in fondo – apprezzato da Papa Francesco. Per il Pontefice – che non sarà a Gerusalemme nonostante le voci circolate stamattina – Peres è stato un “uomo di pace e perseverante negli sforzi di pace”: “la sua eredità – ha aggiunto – ispiri tutti a prodigarsi urgentemente” per questo risultato.

Stesso giudizio da parte del premier Matteo Renzi: “Un grande del nostro tempo, un uomo di pace” e “un grande amico dell’Italia”. “E’ una di quelle figure che – ha insistito – vale doppio”. Da Ramallah, in Cisgiordania, è giunta la voce del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas): “Peres è stato un partner nella pace dei coraggiosi assieme con Yasser Arafat ed Yitzhak Rabin”.

Ma il fronte palestinese è spaccato: Hamas da Gaza ha gioito per la morte di “un criminale”, “l’ultimo funzionario israeliano rimasto in vita tra gli artefici dell’occupazione. La sua morte segna la fine di una fase nella storia dell’occupazione e l’inizio di una nuova fase di debolezza”.

Foto di Ansa.it