Parte il valzer delle poltrone

E' prevista per le 18 l'apertura del vertice informale dei capi di Stato e di governo per le nomine a capo delle istituzioni Ue. 

Giro d'incontri

Molte le riunioni preparatorie e gli incontri. A partire dal summit del Ppe con Silvio Berlusconi a seguire quello dei socialisti.  I Paesi del gruppo Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia) si incontrano con il presidente francese Macron prima di vedersi tra loro. La loro proposta sarebbe quella di proporre come presidente della Commissione europea, Maros Sevcovic, attuale vicepresidente del gruppo e già candidato alla presidenza della Repubblica in Slovacchia. I paesi V4 potrebbero comunque appoggiare al vertice della Commissione Ue la nomina di Michel Barnier oppure della vicepresidente della Banca mondiale, Kristalin Georgieva, chiedendo in cambio per Sevcovic il posto del capo della diplomazia europea oggi coperto da Federica Mogherini. 

Trattative

Grande attivismo del presidente Emmanuel Macron che avrà un bilaterale tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e vedrà anche il presidente del Consiglio Ue Tusk. Il capo dell'Eliseo vedrà gli “sherpa” dei leader Socialisti, i premier spagnolo Pedro Sanchez e portoghese Antonio Costa, e quelli dei Liberali, l'olandese Mark Rutte e il belga Charles Michel per una valutazione del voto alle Europee e parlare delle strategie negoziali per i top job dell'Ue, in vista del vertice straordinario convocato per stasera proprio per discutere delle nomine chiave dell'Unione

Il pericolo

Merkel sostiene che la Germania ha il dovere di essere particolarmente vigile rispetto alla crescita di movimenti nazionalisti in Europa alla luce del proprio passato. In un'intervista alla Cnn, la cancelliera sottolinea che “c'è del lavoro da fare” in Germania per fronteggiare le forze oscure che stanno trovando sostegno popolare come anche in altre parti del mondo. “In Germania, ovviamente, devono sempre essere visti in un certo contesto, nel contesto del nostro passato, il che significa che dobbiamo essere molto più vigili di altri“, ha detto, sostenendo che si devono affrontare “gli spettri del passato“. “Dobbiamo dire ai nostri giovani cosa la storia ha portato su di noi e sugli altri” ha concluso.