Oxfam Gb cacciata da Haiti

Il governo di Haiti ha deciso di ritirare l'accredito alla sezione britannica di Oxfam, presente sull'isola dal 1978, come conseguenza per lo scandalo abusi sessuali che ha coinvolto la ong. 

La decisione

“Stiamo rimettendo ordine nel settore della cooperazione. Un progetto di legge è in preparazione per esercitare maggiore controllo sull'azione delle ong nel paese. Un testo che segnerà una nuova era per la cooperazione e la gestione degli aiuti esterni” ha annunciato Aviol Fleurant, ministro della Pianificazione e della Cooperazione esterna, in conferenza stampa congiunta con il ministro dell'Interno, Jean Marie Reynaldo Brunet, e quello della Comunicazione, Joseph Guyler Delvade.

Delusione

“Per noi è una delusione, ma comprendiamo la decisione“, ha commentato una portavoce dell'ong, rassicurando ancora una volta sulle riforme intraprese per rafforzare i controlli su staff e collaboratori e migliorare la trasparenza. “Il comportamento di alcuni ex operatori di Oxfam ad Haiti dopo il terremoto del 2010 fu completamente inaccettabile”, ha poi ribadito, ricordando che l'associazione “si è scusata con il governo e il popolo haitiano” e che l'amministratore delegato della branca britannica, Mark Goldring, ha annunciato le sue dimissioni entro fine anno per dare spazio a un rinnovamento. Oxfam International continuerà comunque a lavorare nel Paese caraibico attraverso le sue sezioni italiana, spagnola e del Quebec canadese.

Lo scandalo

Lo scandalo Oxfam Gb è venuto fuori da un'inchiesta interna risalente al 2011. Sette dipendenti in missione ad Haiti hanno lasciato l'Ong: quattro sono stati licenziati e tre altri hanno rassegnato le dimissioni, tra cui Roland Van Hauwermeiren, ex direttore locale dell'associazione. Oxfam aveva rinforzato il personale ad Haiti dopo il sisma che nel 2010 ha pesantemente colpito l'isola.