Nuove ombre sul Caso Skripal

Ci sarebbero le prime prove pubbliche in relazione al caso Skripal, emersi nell'inchiesa condotta da alcuni giornalisti investigativi. A riportarlo è il 'Guardian' che, fra le varie piattaforme, cita anche 'Bellingcat' e la russa 'The insider'. Le informazioni riguarderebbero i due sospetti russi verso i quali è stato emesso un mandato da parte dell'autorità britannica: su di loro è ricaduto il sospetto che abbiano avuto un ruolo nell'avvelenamento dell'x 007 sovietico Sergej Skripal e di sua figlia Yulia, avvenuto a Salisbury nel marzo scorso. L'attenzione dei reporter si sarebbe in particolare concentrata su un dossier relativo al passaporto di uno dei due, sul quale sarebbe stato apposto il marchio 'top secret', un numero di telefono e una nota con la quale sarebbe specificato di non fornire alcuna informazione.

La lista passeggeri

Il recapito telefonico sarebbe stato contattato dall'Observer e riconducibile a un ufficio del Ministero della Difesa della Russia dal quale, però, non è arrivata nessuna informazione, come specificato nella nota. Ma non solo: nei documenti sarebbe presente anche dettagli relativi all'Aeroflot che avrebbe trasportato i due sul suolo britannico, con i loro nomi che pare siano presenti nella lista dei passeggeri: stando a queste informazioni, i due avrebbero acquistato il biglietto a ridosso della partenza, confutando quindi la versione da loro formulata, secondo la quale il viaggio a Salisbury sarebbe stato pianificato diverso tempo prima della partenza.

Il passaporto e la smentita

Altro dato interessante, stando agli investigatori, sarebbero le informazioni relative a uno dei due sospetti, Petrov, sul quale non esisterebbe quasi nessun dettaglio anagrafico precedente al 2009, circostanza che ha spinto le piattaforme a ritenere la sua un'identità fittizia, o comunque non rispondente ai suoi dati reali. Il suo passaporto inoltre, riporta ancora il 'Guardian' citando i giornalisti investigativi, sarebbe potuto essere rilasciato esclusivamente da un determinato ufficio e solo a persone in possesso di incarichi governtivi. Ipotesi rispedite al mittente dall'autorità russa che non solo ha confermato l'estraneità del governo nell'avvelenamento dell'ex spia (ribadendo al contempo il non coinvolgimento dei due cittadini russi nell'affaire Skripal) ma anche tacciato le piattaforme investigative di collusione con intelligence straniere.