Nuova stretta sull'export di armi

Berlino ha esteso per altri sei mesi – sino al prossimo 30 settembre – il bando all'esportazione di armi in Arabia Saudita. Durante questo periodo – ha sottolineato il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert – nessun contratto che comporti la vendita di mezzi bellici potrà essere approvato. La decisione è arrivata al termine di una riunione della cancelliera con i componenti del suo gabinetto

Lo stop

Il divieto prolungato è scattato nell'ottobre 2018, a seguito dell'omicidio del giornalista dissidente a Jamal Khashoggi, avvenuto all'interno del consolato saudita a Istanbul. In quella occasione Merkel aveva assicurato che non ci sarebbero state nuove esportazioni in direzione Riad. Recentemente sembrava però essere tornata in parte sui suoi passi, affermando che Berlino, sul punto, doveva essere più elastica

Polemiche

La decisione aveva diviso la coalizione di governo che sostiene l'ex leader della Cdu e suscitato critiche in Francia e Regno Unito. Entrambi i Paesi, infatti, contestavano che lo stop totale all'esportazione, di fatto, rallentava anche la loro produzione, visto che molte armi, per essere realizzate, necessitavano di compenenti fabbricate in Germania. L'ambasciatrice francese a Berlino, Anne-Marie Descotes, nello specifico ha osservato che le restrizioni sull'export di armi minacciano i futuri progetti di difesa comune fra le due nazioni. Ha poi avvertito che questa decisione porterà numerose aziende a produrre armi acquistando le componenti necessarie in Paesi diversi dalla Germania. In ultimo ha invitato il governo tedesco a non trasformare il dibattito sull'export bellico in una “questione politica interna” visto che avrà “gravi conseguenze sulla cooperazione bilaterale in ambito di difesa e sul rafforzamento della sovranità europea”.  

Condizioni

Il governo tedesco ha cercato di ovviare al problema rinnovando per nove mesi le licenze di esportazione già concesse, per evitare alle aziende di dover avviare ex novo il lungo e costoso iter per l'ottenimento di un nuovo permesso. Berlino ha, poi, invitato Parigi e Londra a garantire che le armi vendute ai sauditi e agli Emirati Arabi non verranno utilizzate nella guerra in Yemen