Navalny, caccia alla candidatura

Alexei Navalny scende in campo e sfida Putin per la corsa alle presidenziali del prossimo marzo, forte di un ampio sostegno riscontrato in venti città, dove i suoi sostenitori hanno appoggiato la raccolta firme che dovrebbe garantire la sua campagna elettorale. L'oppositore ha dichiarato che alle prossime elezioni si presenterà come candidato di tutta la Russia anche se, su di lui, grava una condanna per appropriazione indebita che lo condanna all'ineleggibilità. Per questo per coltivare l'ambizione della presidenza deve dimostrare di raggiungere un numero sufficiente di elettori per essere iscritto nella lista dei candidati. Obiettivo che, secondo Navalny, è stato ampiamente raggiunto anche se, al momento, la Commissione elettorale non ha ancora valutato la sua richiesta di candidabilità.

Gli sfidanti

Per ora, quindi, Navalny resta interdetto (fino al 2028) ed è stato lui stesso a ribadirlo durante una manifestazione a suo favore svolta a Mosca. Lo stesso blogger e oppositore, però, ha anche sottolineato di essere pronto “a vincere le elezioni” e che, qualora cercassero di impedirglielo, “faremo uno sciopero nazionale degli elettori”. Il guanto di sfida, al netto di una decisione ancora attesa da parte della Commissione elettorale, Navalny lo ha già lanciato a quello che, in caso, sarebbe il principale rivale, Vladimir Putin. Il leader del Cremlino, definito dall'oppositore “un cattivo presidente”, correrà per il suo quarto mandato sfidando, fra gli altri, Pavel Groudinine (Partito comunista), il rappresentante dell'estrema destra, Vladimir Jirinovski, e la giornalista televisiva Ksenia Sobchak, 36 anni, candidata del Partito per l'iniziativa civile russa.

Elettori in piazza

Tornando a Navalny, per ambire alla candidabilità dovrà dimostrare di avere un numero di elettori non inferiore a 500 in ogni città. Qualora non raggiungesse il numero, le aspirazioni presidenziali resterebbero tali: le manifestazioni a suo favore, però, hanno radunato un largo numero di partecipanti in una ventina di città, tra le quali San Pietroburgo, la lontanissima Vladivostok e anche Mosca, dove l'aspirante candidato ha tenuto il suo discorso sulle rive della Moscova, sotto un'abbondante nevicata. Dal suo palco, Navalny si è dichiarato candidato di tutta la Russia ma secondo molte fonti russe, al momento, le sue possibilità restano alquanto esigue.