Muro anti-migranti: la mossa di Trump

Donald Trump rompe gli indugi e annuncia che firmerà la dichiarazione di emergenza nazionale per poter costruire il muro anti-migranti al confine con il Messico.

Emergenza nazionale

In una lunga arringa dal Giardino delle Rosse della Casa Bianca, il presidente Usa ha difeso il suo progetto, sostenendo che “tutti sanno che il muro serve per fermare il crimine e l'invasione dei trafficanti“. Le barriere fisiche, ha aggiunto, “funzionano al 100 per cento, la stragrande maggioranza delle droghe non passa attraverso i porti di ingresso legali”. “Dire che i muri non funzionano è una grande bugia“, ha aggiunto, ricordando quello costruito da Israele.

“Necessario”

Trump ha poi spiegato di “non voler costruire il muro perché è una promessa da campagna elettorale, anche se lo è”, ma per via del flusso di droghe che passa attraverso il confine. Le dichiarazioni di emergenza nazionale sono state “firmate molte volte dai passati presidenti“, è andato avanti Trump, ma molti credono che in questo caso non sia necessaria e che probabilmente verrà ostacolata dal Congresso. “E' molto semplice: vogliamo impedire che la droga entri nel nostro Paese, vogliamo impedire a gang e criminali di entrare nel nostro Paese”, ha ribadito. 

Pena capitale

Parlando dell'emergenza al confine con il Messico, Trump ha spiegato che in Cina, gli spacciatori di droga vengono puniti con “una cosa chiamata pena di morte“, quindi, ha avvertito, “se vogliamo diventare intelligenti, possiamo diventare intelligenti. Possiamo fine al problema della droga molto più velocemente di quanto pensiamo”.

Querelle legale

Trump non è apparso spaventato dalla possibilità che la dichiarazione di emergenza nazionale possa scatenare una battaglia legale. Se necessario, ha chiarito, è disposto ad arrivare sino alla Corte suprema, dove è certo di vincere. Puntuale è, infatti, arrivato il primo ricorso. Ne è autore lo Stato di New York. “Dichiarare un'emergenza nazionale senza causa legittima può provocare una crisi costituzionale – ha detto il ministro della Giustizia dello Stato, Letitia James -. Non appoggeremo questo abuso di potere e lo combatteremo con ogni mezzo legale a nostra disposizione”.