Muro anti migranti: la mossa a sopresa di Trump

Donald Trump sarebbe pronto a dichiarare l'emergenza nazionale per finanziare il muro al confine col Messico, bypassando così il congresso. 

La mossa

Secondo Politico, il presidente Usa avrebbe “incontrato il suo responsabile per il bilancio, il capo di gabinetto ad interim Mick Mulvaney, Jared Kushner e altri funzionari, compresi gli avvocati della Casa Bianca, per valutare la logistica di una simile mossa”. Perché con i democratici le trattative restano in stallo, dopo aver firmato una tregua di 3 settimane volta a porre fine allo shutdown, il blocco parziale dell'amministrazione federale più lungo della storia Usa, scattato lo scorso 22 dicembre e andato avanti per 35 giorni. Se non si troverà un compromesso sul bilancio entro il prossimo 15 febbraio sarà di nuovo shutdown.

Polemiche

La Speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ha ribadito che “non ci saranno soldi per il Muro” nel bilancio del governo, sebbene abbia manifestato aperture rispetto alla possibilità di erigere qualche forma di barriera al confine, “in determinate località dove la tecnologia e alcune infrastrutture appaiano appropriate”. E se il presidente “vorrà chiamarla Muro potrà farlo”, ha affermato la Pelosi, lasciando intendere di poter concedere a Trump una vittoria semantica ma non politica. Il presidente ha invece ribadito che non accetterà un'intesa senza i soldi per il Muro. “Se non daranno i soldi per il muro…non funzionera'”, ha avvertito. Contro l'eventuale dichiarazione di un'emergenza nazionale, che consentirebbe a Trump di dirottare verso il Muro i fondi del Pentagono e gli aiuti per i disastri naturali, si è levata un'opposizione bipartisan, perché è di norma legata ad eventi eccezionali come guerre, attacchi terroristici o emergenze sanitarie.