Monta la protesta anti Vucic

Per più di 4 ore migliaia di manifestanti a Belgrado hanno assediato la sede della presidenza serba chiedendo le dimissioni di Aleksandar Vucic, e il rilascio di 7 persone arrestate per violenze dopo l'irruzione di sabato sera nella sede della tv pubblica Rts

Proteste

Gli oppositori – che protestano contro la politica “autoritaria” di Vucic e lo accusano di usare i media per soffocare il dissenso – si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa, mentre cercavano di entrare nella sede e sono stati affrontati anche con lanci di gas lacrimogeni. Poi si sono trasferiti davanti al quartier generale della polizia, dove non ci sono stati incidenti ma la tensione è arrivata alle stelle dopo oltre tre mesi di manifestazioni pacifiche.“Vucic, ladro” e “dittatore”, “Questa e' la tua fine” o “Basta Vucic”, erano alcuni degli slogan, mentre un gruppo di manifestanti ha sfondato il cordone della polizia con un camion su cui erano stati sistemati degli altoparlanti.

La risposta

“Non permetteremo mai a una minoranza di mille, due, cinque o centomila persone di prendere il potere solo perché è violenta”, ha risposto Vucic in una conferenza stampa dalla presidenza. Vucic ha accusato “fascisti” e “tycoon bulli” di guidare la protesta, riferendosi da una parte a Bosko Obradovic, leader del movimento di estrema destra Dveri, e dall'altra all'ex sindaco di Belgrado, Dragan Djilas, e all'ex ministro degli Esteri Vuk Jeremic. Obradovic e Djilas erano tra i manifestanti che sabato hanno assaltato la sede della tv pubblica. 
Vucic “ha tempo fino alle 15.00 di lunedì per rimettere in libertà le persone arrestate, se questa scadenza non sarà rispettata ci saranno altre proteste”, ha detto uno dei leader dei manifestanti. Le manifestazioni si sono diffuse in decine di altre citta' del Paese.