Meng Wanzhou rilasciata su cauzione

Dieci milioni di dollari canadesi e l'ordine di restare nell'area di Vancouver: queste le condizioni imposte dal governo del Canada a Meng Wanzhou, la supermanager cinese figlia del fondatore della nota azienda delle telecomunicazioni Huawei, arrestata alcuni giorni fa nell'ambito di un'indagine statunitense. La 46enne cinese, vicepresidente del colosso della telefonia mobile, avrà anche l'obbligo di consegnare il passaporto e di indossare un dispositivo gps, oltre che farsi carico dei costi per la sua sicurezza. Nelle scorse ore, nelle quali pure si era parlato del suo possibile rilascio su cauzione, era stato paventato il rischio di fuga per Meng. Un timore che, a ogni modo, non ha avuto peso specifico nella decisione del giudice William Ehrcke, il quale ha disposto il provvedimento che, di fatto, concede la libertà (sia pure a determinate condizioni) alla top manager cinese.

Negoziati complessi

Nei prossimi giorni, Meng Wanzhou potrebbe essere estradata negli Stati Uniti dove, nel frattempo, il suo arresto continua ad alimentare tensioni nei rapporti bilaterali con la Cina. Lo stesso Trump aveva fatto sapere che il fermo della vicepresidente di Huawei in Canada avrebbe potuto giocare un ruolo di primo piano nell'ambito delle trattative commerciali con Pechino, iniziate a seguito dell'incontro con Xi Jinping avvenuto il primo dicembre scorso. Il Tycoon ha rivelato a Reuters che, probabilmente, nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori incontri con i funzionari del governo cinese, precisando che finora i negoziati si sono svolti prevalentemente per via telefonica (affidati al rappresentante del trade Usa Robert Lighthizer) ma specificando, al contempo, che qualora fosse stato necessario, Washington era disponibile a un nuovo incontro personale fra leader.

Per quanto riguarda Meng Wanzhou, una nota del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha precisato che la donna è accusata di reati di frode che coinvolgono milioni di dollari statunitensi, secondo quanto rivelato nell'affidavit della Polizia canadese. Per questo, è stato precisato, qualora si arrivi a una condanna per la manager di Huawei, questa protrebbe essere di proporzioni ingenti.