May: “Attuare Brexit o sarà catastrofe”

Abbiamo il dovere di attuare la Brexit” o sarà “catastrofico” per la democrazia. Lo ha detto Theresa May alla vigilia del voto dei Comuni sull'accordo di divorzio dall'Unione europea proposto dalla premier conservatrice. 

Democrazia a rischio

“Cosa diremmo se avesse vinto Remain e il Parlamento cercasse di portare fuori il Regno Unito dall'Ue?”, ha chiesto durante un discorso a Stoke-on-Trent, roccaforte pro-Leave al referendum del 2016. “La fiducia del popolo nel processo democratico e nei politici subirebbe un danno catastrofico”. 

Verso il voto

May è attesa alla Camera dei Comuni da un ultimo intervento anticipato alle prossime ore. E si tiene in tasca per l'ultimo appello di fronte ai deputati l'annuncio di una qualche rassicurazione ulteriore che – secondo la Bbc – ritiene di aver ricevuto a Bruxelles sulla transitorietà del cosiddetto backstop: il meccanismo di garanzia sul confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord contestato da molti nella sua maggioranza, dove al momento il suo accordo rischia di essere travolto in base a diverse stime mediatiche dal no anche di un centinaio di deputati Conservatori, oltre che dei 10 alleati unionisti nordirlandesi del Dup.

Spettro “no deal”

Di qui l'allarme della premier e il tentativo di coinvolgere l'opinione pubblica con il discorso oggi nelle fabbrica di Stoke-on-Trent, dopo l'articolo dai contenuti analoghi scritto ieri per il Sunday Express. Allarme che si traduce in un atto di accusa contro quei deputati che – dice May – mirano “a rinviare o persino a bloccare la Brexit”. “Tutti abbiamo il dovere di attuare il risultato del referendum”, ha sottolineato invece la premier, avvertendo che in caso di bocciatura del suo accordo il rischio di una “no Brexit” diventerebbe più immediato di quello di un “no deal”, un traumatico divorzio senz'accordo.