Libia, fragile cessate il fuoco. L'Ue invita alla calma

In quattro ore i Paesi dentro e fuori l'Europa hanno raggiunto una comunione d'intenti per affrontare la situazione libica, eppure non sono bastate per placare i violenti scontri nel Paese. Secondo i media libici, infatti, le forze dell'Esercito nazionale libico guidato dal generale Khalifa Haftar avrebbero lanciato un'offensiva contro le forze del Governo di accordo nazionale (Gna) dipendenti dal primo ministro libico Fayez al Serraj. L'obiettivo, stando a quanto enunciato, è l'area di Al Qassi e altre località a sud della capitale come Sidra e Khalatat facenti parte di una vasta zona a sud di Tripoli.

Reciproche accuse

A lanciare l'allarme sono anche le forze del Gna, che a Khalatat hanno annunciato di aver colpito un carro armato nemico. Le milizie di Haftar hanno, al contrario, replicato che la tregua non è stata rispettata dall'esercito di al-Serraj e che le milizie non hanno fatto altro che rispondere all'offensiva. Sette giorni fa a Mosca, quando si sono tenuti i colloqui fra le due parti belligeranti mediate dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, Haftar aveva dichiarato che non avrebbe “arretrato di un passo”. Ieri i Paesi Ue riuniti a Berlino hanno ribadito l'impegno per un cessate il fuoco con l'appoggio delle Nazioni Unite.